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								I giornalisti dell’Honduras sono 
								in lutto per l’assassinio di un altro collega 
								
								Isabel Soto 
								Mayedo 
								
								Il sindacato dei giornalisti dell’Honduras è in 
								lutto per l’assassinio di Herlyn Espinal, di 32 
								anni, la cui morte porta a 41 il numero dei 
								professionisti della comunicazione ammazzati in 
								questo paese dal 2003.  
								
								Il quotidiano digitale  Proceso ha pubblicato 
								che il corpo senza vita del giovane, scomparso 
								da domenica 20 nel nord del territorio, è stato 
								trovato senza segnali di tortura, con quattro 
								pallottole in corpo.  
								
								Espinal,  che lavorava per il Canale 3 della 
								Corporazione Televicentro, nella settentrionale 
								città di San Pedro Sula, è apparso morto in un 
								pascolo del settore di La Danta, nel 
								dipartimento caraibico di Cortés, ha informato 
								la pubblicazione. 
								
								In una dichiarazione all’emittente  RHN il 
								titolare della Sicurezza, Arturo Corrales, ha 
								scartato la tesi di un sequestro difesa da 
								familiari e colleghi, ed ha evitato di dare 
								dettagli  mentre le investigazioni continuano. 
								
								“Inoltre nulla fa supporre che Espinal sia stato 
								ucciso per temi legati al suo lavoro. 
								
								Il ritrovamento del cadavere del giornalista è 
								stato possibile per le chiamate telefoniche che 
								questi aveva fatto prima della sua scomparsa, 
								che hanno fatto luce sui luoghi che ha visitato 
								prima d’essere ucciso”, ha aggiunto Corrales. 
								
								“Negli ultimi undici anni sono stati assassinati 
								almeno 41 giornalisti inHonduras  e la 
								maggioranza dei casi non è stata ancora chiarita 
								e i criminali godono totale impunità”, ha 
								ricordato il commissario ai Diritti Umani. 
								
								La presidentessa del Collegio dei Giornalisti 
								dell’Honduras, nel nord del paese, Lizeth 
								García, ha condannato questo crimine ed ha 
								dichiarato che si spera che non sia un ulteriore 
								crimine senza punizione in questo territorio 
								centroamericano, considerato uno dei più 
								pericolosi per esercitare la professione del 
								giornalista. 
								
								Le morti violente dei giornalisti sono legate ad 
								un contesto marcato dal tasso di criminalità più 
								elevato del mondo,  con 79 omicidi per ogni 
								100.000 abitanti, in accordo con i dati riferiti 
								dall’Osservatorio della Violenza dell’Università 
								Nazionale Autonoma dell’ Honduras. (Traduzione 
								GM – Granma Int.)
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