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								Il Messico prepara nuove marceper gli studenti scomparsi
 
								
								Amelia Roque 
								
								Gli studenti di diverse istituzioni d’educazione 
								superiore, riuniti nell’Università Nazionale 
								Autonoma del Messico (UNAM), hanno accordato 
								d’organizzare nel “Giorno dell’Azione globale 
								per Ayotzinapa”, una grande marcia nazionale per 
								gli studenti della normale rurale, scomparsi. 
								
								La convocazione a Città del Messico partirà  
								dall’emblematico Angelo dell’Indipendenza e 
								raggiungerà lo Localo, esigendo il chiarimento 
								dell’assassinio dei tre studenti di Ayotzinapa e 
								della scomparsa forzata di altri 43. 
								
								Como parte del piano d’azione, gli studenti 
								hanno ratificato la possibilità che il movimento 
								studentesco occupi spazi radiofonici e 
								televisivi in Radio Università e Canale 11. 
								
								Ieri, martedì 21, i maestri della Coordinatrice 
								Statale dei Lavoratori dell’Educazione di 
								Guerrero (Ceteg) hanno  dato fuoco all’edificio 
								del Comitato Esecutivo Statale del  Partito 
								della Rivoluzione Democratica (PRD) a 
								Chilpancingo. 
								
								Secondo i partecipanti questo è avvenuto come 
								protesta per le protezioni date ai funzionari e 
								ai sindacalisti del PRD, implicati 
								nell’assassinio di sei persone e nella scomparsa 
								degli studenti  di Ayotzinapa". 
								
								Studenti, maestri, padri di famiglia e membri di 
								organizzazioni sociali hanno occupato il 
								municipio di Tixtla,  nello stato di Guerrero, e 
								precedentemente hanno effettuato un miting nella 
								piazza Civica del municipio, dove si trova la 
								scuola rurale di  Ayotzinapa. 
								
								Un gruppo di figure messicane ha reclamato con 
								un comunicato pubblico per le autorità, la 
								creazione di una Commissione della Verità e 
								Giustizia, per investigare la scomparsa,  
								firmato anche dall’ex rettore della UNAM Juan 
								Ramón de la Fuente e dallo scienziato messicano 
								 René Drucker. 
								
								Il 26 settembre scorso un gruppo di studenti  di 
								Ayotzinapa era andato a Iguala, a 100 chilometri 
								circa, per fare una colletta e sono stati 
								attaccati dalla polizia. 
								
								Nei fatti violenti sono morti tre studenti con 
								altre tre persone e 25 sono state ferite. Poi 
								sono spariti 43 studenti. 
								
								Anche se ci sono state decine di detenzioni, 
								soprattutto poliziotti e del cartello Guerreros 
								Unidos-  che secondo le investigazioni domina 
								nelle zone di Iguala e nelle aree dello Stato di 
								Guerrero le autorità sostengono che non è stato 
								possibile chiudere il circolo della catena 
								delinquenziale e  scoprire dove sono finiti i 
								giovani. 
								
								Lo scontento per il tempo già strascorso, quasi 
								un mese, dalla scomparsa di questi ragazzi, 
								l’esasperazione dei familiari e della società 
								cresce e per questo oggi c’è questa grande 
								marcia nazionale. (Traduzione GM - Granma 
								Int.)
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