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Denunciata in Bolivia la guerra
mediatica contro Evo Morales
Héctor Miranda
La ministra boliviana di Comunicazione, Amanda
Dávila, ha avvertito che esiste una guerra
mediatica contro il presidente Evo Morales, ed
ha assicurato che diviene più forte per la
vicinanza delle elezioni politiche.
In una dichiarazione pubblicata dal quotidiano
Cambio, Amanda Dávila ha assicurato che
l’opposizione, attraverso i media privati della
stampa, realizza una campagna che vuole
attentare il prestigio di Morales.

"A pochi mesi dalle elezioni politiche si sta
scatenando una guerra sporca da parte
dell’opposizione, una guerra politica che ha a
che vedere con i mezzi di comunicazione che sono
divenuti portavoce di molte persone processate
che sono fuggite dal paese, ha segnalato.
La portavoce presidenziale ha denunciato che:
“Dall’estero di sviluppano strategie mediatiche
destinate a togliere prestigio al governo del
presidente Morales e a distruggere progetti che
abbiamo costruito con molto sacrificio, usando
come base la menzogna”.
La ministra ha sostenuto che questa campagna e
finanziata dal Dipartimento di Stato degli USA
attraverso le ONGs e l’ambasciata di Washington
a Lima, in Perù.
“Questi gruppi agiscono in Venezuela e in
Ecuador con strategie mediatiche contro i
governi progressisti dell’America Latina”, ha
aggiunto la ministra.
Le elezioni politiche in Bolivia non hanno
ancora una data precisa, ma il Tribunale Supremo
Elettorale ha dichiarato che prima della fine
del mese di aprile farà conoscere il programma
che include la data delle votazioni nel quali
Evo Morales si presenterà nuovamente per la sua
rielezione. (Traduzione Granma Int.)
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