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L’Ecuador nel mirino
della sovversione statunitense
• Il presidente Rafael
Correa ha avvisato che i piani sovversivi
inclusi nella Guerra di Quarta Generazione sono
la minaccia principale per la Rivoluzione
cittadina
Roberto García
Hernández
Le
azioni sovversive più recenti contro la
Rivoluzione Cittadina in Ecuador, denunciate dal
presidente Rafael Correa, formano parte della
trama delle operazioni previste nei documenti
del Pentagono e delle altre agenzie federali
nordamericane.
Come ha segnalato Rafael Correa, le entità
statunitensi incaricate dello spionaggio e della
sovversione, utilizzano tutti gli strumenti che
hanno a disposizione per cercare di
distruggerei movimenti e governi progressisti
dell’area.
Il
presidente ha allarmato sul pericolo dei fattori
che formano la Guerra della Quarta Generazione
(G4G), un altro elemento dentro il corpo della
dottrina militare di Washington, spolverato ora
con nuovi sviluppo per la sovversione.
Il
concetto è stato descritto inizialmente nel 1989
da William S. Lind, esperto in temi militari, e
sviluppato alla fine del XX secolo da altri
teorici della sovversione e della
contro-insorgenza.
Dopo la presa del potere dei movimenti
progressisti in America Latina e il fallimento
della politica di Washington nelle operazioni
insorgenti, questo concetto è stato attualizzato
nel 2006 dagli specialisti del Pentagono.
La
giunta dei capi di Stato Maggiore, il massimo
organo di direzione operante delle Forze Armate
nordamericane, definisce la G4G nel suo
dizionario dei termini “come una qualsiasi
guerra nella quale uno dei principali
partecipanti non è uno Stato, ma un attore non
statale.
Il
testo aggiunge che è un conflitto caratterizzato
da una limitazione molto vaga e diffusa dalle
linee che separano la guerra e la politica, così
come il soldato e la popolazione civile, nel
quale avviene un attacco diretto contro la
cultura del nemico, una lotta psicologica
altamente sofisticata,
La
definizione pone l’ accento sulla necessità di
manipolare i media di diffusione e i processi
legali del paese aggredito, oltre ad usare ogni
tipo di pressione politica, economica, sociale e
militare, oltre all’appoggio finanziario e
all’uso di tattiche di propaganda di terrore e
confusione.
Quando le condizioni lo permettono, la massima
espressione di questo tipo di guerra è
l’attività di bande armate che lottano contro i
governi legalmente stabiliti, cioè gruppi di
guerriglieri o semplici picchetti di individui
che realizzano sabotaggi e azioni violente...
Il
documento segnala che l’obiettivo è forzare il
Governo e incrementare le risorse finanziarie e
il numero delle forze che tentano d’ostacolare
l’ordine ad ogni costo, perchè questo crea una
spirale di violenza e di anarchia, sino a che lo
Stato si arrende o si ritira.
È
anche difficile segnalare in che momento si
parla della G4G e di altri metodi di
sovversione, perchè nel campo di battaglia di
questi conflitti si usano le forme più ideonee
per ogni situazione, come mettono in evidenza i
documenti.
La
Circolare d’Addestramento TC-1801 delle Forze
delle Operazioni Speciali, pubblicata nel
novembre del 2010 con il titolo “La guerra non
convenzionale (GNC)”, presenta una terminologia
con alcune differenze di forma, anche se gli
obiettivi essenziali sono gli stessi.
La
TC-1801 definisce la GNC come “un insieme di
attività indirizzate a sviluppare un movimento
di resistenza e insorgenza, con il fine di
alterare o far cadere un governo o prendere il
potere mediante l’uso di una forza guerrigliera
ausiliare e clandestina...
Nella G4G, come nella Guerra Non Convenzionale,
svolgono un ruolo chiave le operazioni
d’informazione disegnate dal Pentagono per
danneggiare i sistemi informativi del avversario
e utilizzare rumori che si espandono in forma
ampia, con il fine d’influire sull’opinione
pubblica.
Per
queste, e per molte altre cause, ha ragione
Rafael Correa, il presidente dell’Ecuador,
quando segnala che la G4G – e qualsiasi variante
simile – è uno dei più forti pericoli che la
Rivoluzione Cittadina affronta oggi ed è
presente in questo paese dal suo arrivo al
potere, nel 2007. (Traduzione Granma Int.)
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