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È giunto il tempo delle nazioni del
sud
• La Dichiarazione Finale del
G-77+Cina costituisce,
possibilmente, il documento più progressista
approvato dal
Gruppo in quasi tre decenni
Leticia Martínez Hernández - Yaima Puig Meneses
Foto: Estudios Revolución
“È giunto il tempo delle nazioni del sud” ha detto
Evo Morales Ayma parlando ad un centinaio di paesi
riuniti a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia,
difendendo, tra i vari temi, un Nuovo Ordine
Economico Internazionale, che è imprescindibile
perchè, al contrario, coma ha avvisato il
presidente boliviano: “Non ci sarà nessun mondo
possibile”.

L’abbraccio della sinistra latinoamericana e
caraibica.
“E questo altro mondo di uguaglianza, di
complementarità, di convivenza organica con la
Madre Terra, può solo sorgere da mille lingue, dai
mille colori, dalle mille culture sorelle di tutti
i popoli del sud” ha considerato l’attuale
presidente del G-77 + la Cina.
Con questa convinzione si è svolto lo scorso fine
settimana, il Vertice straordinario del Gruppo
dei 77 più la Cina, in cui la maggiorana delle
delegazioni ha centrato gli interventi nei tre
punti fondamentali: la Cooperazione Sud- Sud,
l’Agenda di sviluppo Post 2015 e il cambio
climatico.
La realizzazione di questo Vertice ha dimostrato
la convocazione del Presidente Evo Morales Ayma,
che ha ricevuto per due intense giornate
l’appoggio e il riconoscimento della comunità
internazionale, in quella che è stata
un’opportunità per rinforzare il suo status di
leader, già confermato nella regione.
Il “ vivere bene” non è più solo un concetto
boliviano. In questo Vertice è d¡venuto un modello
di sviluppo che cerca non solo l’equilibrio tra
gli esseri umani, ma l’equilibrio e l’armonia con
la natura.
Così come lo ha definito Evo nel suo discorso
inaugurale: “Significa generare benessere per
tutti, senza esclusioni, significa rispettare la
diversità dell’economia del nostre società,
rispettare le conoscenze locali e la Madre Terra
con la sua diversità biologica che alimenterà le
future generazioni”.
La Bolivia ha marcato questo appuntamento con uno
speciale sigillo, ed ha recuperato valori
ancestrali come il Ama Sua, Ama Llulla e Ama
Quella (Non essere un ladro; Non essere bugiardo e
non essere vile) che sono stati inclusi nella
dichiarazione finale del Vertice, forse come guida
di comportamento etico dei governi.
Come consenso, a Santa Cruz ha prevalso l’idea che
il Gruppo continua ad essere il più
rappresentativo degli interessi del sud
nell’ambito economico, finanziario,
amministrativo, di bilancio e ambientale nel
sistema delle Nazioni Unite.
Nonostante le numerose sfide che ha affrontato, il
blocco costituisce ancora un elemento importante
per ostacolare l’avanzata degli interessi di paesi
sviluppati.
La forza del G-77+Cina radica nella sua unità nel
mezzo della diversità. Avanzare nelle aspirazioni
nazionali di sviluppo di ciascuno dei membri sarà
possibile solo ponendo gli obiettivi comuni al
disopra delle differenze politiche, geografiche,
economiche, culturali e religiose, è questa è una
delle sfide maggiori.
Al Gruppo dei 77 si deve l’approvazione 40 anni
fa di alcuni dei documenti più avanzati nello
sviluppo delle relazioni economiche
internazionali, la dichiarazione e il programma
d’azione per lo stabilimento di un nuovo ordine
economico internazionale e la Carta dei Diritti e
dei Doveri Economici degli Stati.
(prima parte - continua lunedì 23/ Traduzione GM-
Granma Int.)
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