Venezuela: Maduro ha condannato
le azioni di terrorismo dell’opposizione

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro ha
condannato le azioni di terrorismo dell’
opposizione (le guarimbas) del febbraio
scorso, che hanno avuto un saldo di 43 morti e
più di 800 feriti.
In una riunione nel Palazzo di Miraflores (sede
dell’Esecutivo) per promulgare 28 leggi, il cui
obiettivo è differenziare l’economia, il Capo
dello Stato ha segnalato che sta seguendo da
vicino la presentazione delle testimonianze del
Comitato delle vittime di quei fatti di sangue
nell’Assemblea Nazionale.
“Sono ferite spirituali che ci obbligano a dare
la nostra vita per il popolo”, ha segnalato
riferendosi a quei fatti violenti e alle diverse
manovre della destra reazionaria locale per
destabilizzare il paese.
Maduro ha anticipato che presenterà nuove prove
alla stampa su quei gruppi di estremisti che
all’inizio di quest’anno hanno usato anche dei
cecchini per seminare la morte e creare
inquietudine nel popolo.
“Costoro, ha detto, che adesso assicurano che
dispongono di un progetto per il paese, hanno
solo ambizioni personali e di gruppo e contano,
questo sì, sull’appoggio degli Stati Uniti”.
Di fronte a queste ferite, Maduro ha convocato a
mantenere sino al prossimo anno una linea attiva
creativa di coscienza con il Piano della Patria
2013-2019, la cui creazione appartiene al già
deceduto presidente Hugo Chávez, per
trasformare il Venezuela in una potenza.
La Protettrice del Popolo, Gabriela Ramírez, ha
informato che i membri del Comitato delle
Vittime delle Guarimbas si riuniranno con le
autorità del Mercato Comune del Sud per offrire
testimonianze di quelle azioni di terrorismo.
La Ramírez ha commentato che ci sono
testimonianze che devono muovere alla
riflessione ed ha considerato che c’è un debito
delle istituzioni e dei media di comunicazione.
I membri del Comitato hanno segnalato che la
finalità di questo gruppo, creato il 10 novembre
scorso, è portare alle istanze nazionali e
internazionali la verità su quello che è
successo dopo il richiamo alla violenza che
hanno fatto leaders dell’apposizione tra i quali
Leopoldo López e il governatore dello stato di
Miranda, Henrique Capriles ( Prensa Latina/
Traduzione GM – Granma Int.)
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