Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 18 Marzo 2014

   

Il Governo cileno ha chiesto perdono
al popolo mapuche

Il Governo del Cile ha chiesto perdono venerdì 14, alla comunità mapuche per l’appropriazione  delle sue terre ed ha ammesso che la nazione ha un debito pendente in materia di politiche pubbliche con questo popolo e che il riconoscimento di questo permetterà d’eliminare la miseria  nella regione dell’Araucania, dove vive la maggioranza di questi nativi.

In Araucania, dove vivono circa 600.000  mapuche, questa comunità mantiene una disputa con imprese forestali e agricole che reclamano la restituzione delle loro terre.

Il nuovo Intendente (il governatore) della zona, Francisco Huenchumilla, ha indicato che si riunirà con tutte le organizzazioni dei settori di produzione che sono stati danneggiati dalla violenza e che in questo nuovo scenario tutti saranno ascoltati.

Nell’Araucania (a sud),  dagli anni ’90 del secolo scorso, il detto “conflitto mapuche” vede la principale etnia del paese contro agricoltori e imprenditori, per le proprietà di terre che sono considerate ancestrali dai nativi.

La lotta dei mapuche, la popolazione indigena più grande della regione e sempre attiva da quando lo Stato ha tentato di cambiare le loro terre per denaro con la legge Araucania del Cile, hanno precisato i media locali.

(Traduzione Granma Int.)

 

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