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								Il blocco a Cuba: il peggior 
								attentato ai diritti umani  
								
								Le dichiarazioni del presidente 
								Rafael Correa nel Giorno Internazionale dei 
								DDUU. 
								
								 Luisa 
								María González 
								 
								
								Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha 
								stimato che il peggior attentato ai diritti 
								umani nel continente americano è il criminale 
								blocco economico che gli Stati Uniti mantengono 
								contro Cuba.  
								
								Nel suo spazio della rete sociale Twitter, il 
								presidente ha pubblicato: “Il peggior attentato 
								ai diritti umani nel nostro continente è il 
								criminale blocco a Cuba, ed ha sottolineato che 
								nonostante questo, Washington, che è 
								responsabile di questa politica, è la sede della 
								Commissione  Interamericana dei Diritti Umani 
								(CIDH).  
								
								Correa ha considerato, nel Giorno Internazionale 
								dei Diritti Umani -  il 10 dicembre - che si 
								dovrebbe riflettere sulle contraddizioni del 
								sistema interamericano riferito a questa 
								materia, ed ha sottolineato che gli Stati Uniti, 
								anche se non hanno ratificato nessun accordo sui 
								DDUU, è la sede dell’Organizzazione degli Stati 
								Americani e finanziatore quasi assoluto della 
								CIDH.  
								
								Il capo di Stato ha risaltato che l’Ecuador è 
								tra i sette paesi che hanno già firmato 
								assolutamente tutti gli accordi interamericani 
								sul tema e che questo è motivo d’orgoglio.
								 
								
								“Oggi è il giorno dei diritti umani, anche se 
								dovrebbero esserlo tutti i giorni” ha aggiunto.
								 
								
								Correa ha segnalato che a livello nazionale è 
								necessario approfondire i diritti umani, 
								specificatamente con il diritto al pane, alla 
								salute, all’educazione e al lavoro degno, ed ha 
								indicato che la vera libertà può essere basata 
								solo nella giustizia.   
								
								Il presidente ha segnalato che ora in Ecuador 
								tutti sono uguali di fronte alla legge e che 
								quelli che parlano di dittatura e autoritarismo, 
								lo fanno perchè già non possono sottomettere il 
								nostro Governo ai loro capricci e interessi. 
								(Traduzione GM - Granma Int.)
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