America Latina e i Caraibi
impegnati a sradicare il lavoro infantile

I ministri del Lavoro e i rappresentanti dei 25
paesi dell’America Latina e dei Caraibi hanno
firmato martedì 14 a Lima, capitale del Perù, la
dichiarazione di costituzione di un’iniziativa
per liberare la regione dal lavoro infantile,
hanno informato le fonti ufficiali.
L’Iniziativa Regionale America Latina e Caraibi
Liberi dal Lavoro Infantile è stata firmata
nella ambito della 18ª Riunione Regionale
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
OIT e vuole prevenire e sradicare il lavoro
infantile e le sue peggiori forme, con la
cooperazione tra i governi nella regione.
“Vogliamo eliminare il lavoro infantile e
proteggere i diritti degli adolescente che
lavorano, come pilastri di una proposta
regionale che alla luce dei nuovi Obiettivi del
Millenno vuole avanzare nella lotta contro
questo flagello”, ha affermato il ministro
peruviano del lavoro, Fredy Otárola.
Il ministro, che ha presieduto la riunione della
OIT, ha segnalato che questa iniziativa vuole
accelerare la prevenzione e lo sradicamento del
lavoro infantile attraverso il coordinamento
istituzionale e tra differenti ambiti di
governo.
La Dichiarazione è stata firmata dai
rappresentanti di Argentina, Bahamas,Bolivia,
Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba,
Ecuador, El Salvador, Guatemala, Guyana, Haiti,
Honduras, Giamaica, Messico, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Suriname,
Trinidad y Tobago, Uruguay e Venezuela.
La 18ª Riunione Regionale della OIT è terminata
ieri, giovedì 16 a Lima, e si è svolta con
l’obiettivo di valutare i passi avanti e i
cambi nella situazione del lavoro in America,
dal precedente appuntamento regionale svolto nel
2010 a Santiago del Cile.
( EFE/ Cubadebate/ Traduzione GM – Granma Int.)
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