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								Messico: trovati  400 bambini 
								schiavizzati in una casa• I bambini dormivano per 
								terra tra topi e cimici ed
 erano vittime di abusi sessuali
 
								
								Le autorità del Messico hanno diffuso una 
								notizia che ha colpito tutti: sono stati 
								riscattati 458 minorenni  e 138 adulti che erano 
								ridotti come schiavi ed erano vittime di abusi 
								sessuali, in un’istituzione della città di 
								Zamora, nell’occidentale stato di Michoacán. 
								
								La direttrice della casa “La grande famiglia”, 
								Rosa del Carmen Verduzco, è ora detenuta con 
								altre otto persone che lavoravano nel luogo e 
								che stanno dichiarando, ha informato la Procura 
								Generale della Repubblica in una conferenza 
								stampa.  
								
								L’investigazione su questa casa dove vivevano 
								bambini abbandonati con altri che hanno i 
								genitori è iniziata per le denunce sul caso dei 
								genitori di  cinque bambini,  che protestavano 
								perchè non permettevano loro divedere i figli.
								 
								
								Questi genitori, con altri testimoni, hanno 
								denunciato che centinaia di bambini erano 
								obbligati a chiedere denaro, dormivano per terra 
								tra topi e cimici, mangiavano alimenti in 
								pessimo stato ed erano vittime di abusi 
								sessuali. 
								
								Il Governo Federale ha realizzato un operativo 
								con le forze dell’esercito per occupare  
								l’ospizio e ed ora i bambini sono sistemati in 
								installazioni statali.   
								
								In totale sono stati riscattati 278 bambini, 174 
								bambine tra 3 e 17 anni e sei neonati,  ha 
								informato Rodrigo Archundia, un alto funzionario 
								della PGR. 
								
								I giornalai hanno pubblicato che la  Verduzco - 
								detta "La Jefa" o "Mamá Rosa"- aveva ricevuto 
								denunce da vari anni, perchè non permetteva ai 
								bambini d’uscire  e chiedeva una sorta di 
								riscatto per ridare i bambini ai genitori.
								 
								
								La “casa”, aperta nel 1947, funzionava co 
								ndonazioni di imprese, di persone e del 
								governo,  si legge nella sua pagina in Facebook. 
								
								Una vittima ha segnalato che quando compì 18 
								anni chiese alla Verduzco  d’andarsene, ma  la 
								donna la obbligò a lavorare lì per altri 13 
								anni.  Questa vittima ha avuto due figlie alle 
								quali non ha potuto dare il suo nome e che erano 
								private della libertà.  Per questo aveva offerto 
								10.000 pesos alla direttrice dell’albergo per la 
								loro liberazione.  
								
								I bambini nati nell’ospizio erano registrati 
								come figli della Verduzco, "senza che i genitori 
								biologici potessero avere  una tutela o una 
								decisione sui minori. La donna sosteneva che li 
								avrebbe lasciati andare alla maggiore età.
								 
								
								In vari Stati del Messico dove quasi la metà 
								della popolazione vive in povertà,  sono comuni 
								gli ospizi diretti da privati, perchè lo Stato 
								non ha spazi sufficienti per accogliere i minori 
								abbandonati o i cui genitori non li possono 
								mantenere. (Traduzione GM- Granma Int.)
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