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La Colombia ha un presidente
rieletto, e spera nella pace
“La Colombia vuole la pace e sì
che si può”, è lo slogan.
I colombiani si sono svegliati con una speranza
vicina di conquistare la pace dopo la vittoria
nelle elezioni presidenziali di Juan Manuel
Santos, nuovamente eletto, che ha promesso di
lavorare nei prossimi quattro anni per costruire
un nuovo paese.
Santos si è imposto con il 50,59 por cento dei
voti al rappresentante del Centro Democrático
Oscar Iván Zuluaga (45 per cento), e la
cittadinanza ha festeggiato soprattutto la
possibilità di continuare il processo di pace
che metterà fine alla guerra di più di mezzo
secolo.

La fine della guerra è stata la carta principale
della campagna elettorale del presidente, che ha
ricevuto un grande sostegno da settori della
sinistra, sindacalisti, contadini e giovani che,
anche se non condividono varie delle sue
proposte, hanno scommesso sulla pace e la
riconciliazione.
Da più di un anno e mezzo il governo di Santos
ha installato con la guerriglia delle Forze
Armate Rivoluzionarie della Colombia - Esercito
del Popolo (FARC-EP) un tavolo di dialogo a
Cuba che ha già firmata accordi parziali in tre
dei cinque punti, definiti nel paese come
“storici”.
La maggioranza dei colombiani e degli analisti
politici considerano che questi passi avanti,
sommati all’annuncio dei dialoghi esploratori
con l’Esercito di Liberazione Nazionale – ELN,
sono irreversibili. ( PL/ Traduzione GM- Granma
Int.)
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