Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

N U E S T R A   A M E R I C A

 L'Avana. 16 Giugno 2014

   

La Colombia ha  un presidente rieletto, e spera nella pace

“La  Colombia vuole la pace e sì che si può”, è lo slogan.

I colombiani si sono svegliati con una speranza vicina di conquistare la pace dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali di  Juan Manuel Santos, nuovamente eletto, che ha promesso di lavorare nei prossimi quattro anni per costruire un nuovo paese.

Santos si è imposto con il 50,59 por cento dei voti al rappresentante del  Centro Democrático Oscar Iván Zuluaga (45 per cento), e la cittadinanza ha festeggiato soprattutto la possibilità di continuare il processo di pace che metterà fine alla guerra di più di mezzo secolo.

La fine della guerra è stata la carta principale della campagna elettorale del presidente, che ha ricevuto un grande sostegno da settori della sinistra, sindacalisti, contadini e giovani che, anche se non condividono varie delle sue proposte, hanno scommesso sulla pace e la riconciliazione.

Da più di un anno e mezzo il governo di Santos ha installato con la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - Esercito del Popolo  (FARC-EP) un tavolo di dialogo a Cuba che ha già firmata accordi parziali in tre dei cinque punti, definiti nel paese come “storici”.

La maggioranza dei colombiani e degli analisti politici considerano che questi passi avanti, sommati all’annuncio dei dialoghi esploratori con l’Esercito di Liberazione Nazionale – ELN, sono irreversibili. ( PL/ Traduzione GM- Granma Int.)
 

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