Messico: un video mostra la
Polizia Federale che attacca i 43 studenti

Domenica 14 è stato rivelato un gruppo di tre
video girati dai 43 studenti messicani che
furono attaccati il 26 settembre e dei quali 42
sono tuttora scomparsi.
Un’investigazione realizzata dai giornalisti
Anabel Hernández e Steve Fisher e pubblicata
nella rivista Proceso, rivela che Forze Federali
del Messico hanno partecipato all’attacco
contro i 43 studenti di Ayotzinapa, lo scorso
26 settembre nella città di Iguala, nello stato
di Guerrero.
Il lavoro realizzato con il sostegno del
programma di giornalismo d’investigazione dell’
Università della California, Berkeley, avverte
che il Governo Federale del Messico era a
conoscenza di quello che stava succedendo a
Iguala la notte del massacro.
L’investigazione mostra con i video che la
polizia federale messicana ha partecipato
direttamente all’attaco contro i 43 giovani.
I Video
Nel
primo video si sentono dei giovani che gridano
che uno di loro è stato assassinato e chiedono
di chiamare un’ambulanza. Gli studenti
disperati gridano ai compagni di scendere - si
presume dagli autobus- e si vede la targa di
uno dei veicoli : 154 108 20 16.
“Perchè sparano?” dicono gli studenti nel
secondo video e aggiungono che i federali
restano li per aggredirli...
“Perchè raccogliete i bossoli, sapete cosa
avete fatto?”, si sente nel terzo video, mentre
si vedono degli studenti che gridano contro la
Polizia Federale.
Poi si sente una chiamata telefonica di uno che
chiede un’ambulanza per un compagno ferito. “C’è
un compagno con problemi di respirazione,
dicono, e alla fine del video si sentono una
quantità di spari, ma non si vedono immagini
dell’attacco.
Altre rivelazioni
Il lavoro realizzato con l’appoggio del
Programma di Giornalismo d’Investigazione
dell’Università della California, a Berkeley,
sulla base di testimoni, video, rapporti
inediti e dichiarazioni giudiziarie, mostra che
la Polizia Federale - PF - ha partecipato
attivamente e direttamente all’attentato.
In accordo con le informazioni ottenute dalla
rivista Proceso nella scuola normale di
Ayotzinapa, l’ attacco e la scomparsa degli
studenti sono stati diretti specificatamente
alla struttura ideologica e di governo
dell’Istituzione, perchè dei 43 studenti
scomparsi uno faceva parte del Comitato di Lotta
Studentesca, il massimo organismo della scuola e
10 erano attivisti politici e d’informazione del
Comitato d’orientamento politico e ideologico
(COPI).
Sino ad ora la versione ufficiale è che il
sindaco di Iguala José Luis Abarca, ha ordinato
l’aggressione preoccupato dalla possibilità che
gli studenti irrompessero nella relazione dell’
attività di sua moglie María de los Ángeles
Pineda Villa, titolare del DIF municipale.
Secondo questa versione, la polizia municipale e
del vicino municipio di Copula, ha attaccato e
catturato gli studenti, mentre Guerreros Unidos
li ha assassinati e bruciati, all’insaputa degli
agenti federali e dei soldati della zona.
Indubbiamente i documenti e le testimonianze
ottenute rivelano una storia differente.
Un rapporto inedito del governo di Guerrero del
mese di ottobre e consegnato alla Segreteria di
Governo più di un mese fa, ottenuto da Proceso,
sui fatti del 26 del 27 settembre, segnala che
dalla loro uscita dalle installazioni della
scuola di
Ayotzinapa, gli studenti erano controllati dagli
agenti dell’amministrazione statale e federale.
Il documento rivela che alle 17:59 il Centro di
Controllo, del Comando delle Comunicazioni e
Computo (C4) di Chilpancingo, aveva informato
che gli studenti erano partiti da Ayotzinapa
per Iguala.
Alle 20:00 la PF y la polizia statale erano
giunte all’autostrada federale
Chilpancingo-Iguala, dove gli studenti avevano
iniziato a fare una colletta.
Alle 21:22, il capo della base de la PF, Luis
Antonio Dorantes, era stato informato
dell’entrata dei giovani alla centrale degli
autobus e alle 21:40 il C4 di Iguala aveva
riportato la prima sparatoria.
Il contesto
Lo scorso 26 settembre nel municipio Ayotzinapa
della città di Iguala, stato di Guerrero in
Messico, sono spariti 43
studenti della Scuola Normale Rurale Raúl
Isidro Burgos, dopo una repressione del corpo di
polizia locale che li ha consegnati alla banda
criminale “Guerreros Unidos”, in accordo con i
testimoni.
Sino ad ora i resti di uno tra questi 43
studenti di Ayotzinapa, Alexander Mora Venancio,
sono stati identificati con prove di DNA, il 6
dicembre, da esperti del Laboratorio
dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università
di Innsbruck, in Austria.
Il reportage completo si trova in
http://suracapulco.mx/archivos/239825
.
( TeleSUR/ Traduzione GM – Granma Int.)
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