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N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 16 Aprile 2014

   

La memoria marittima boliviana alla Corte de L’Aia

 Joel Michel Varona  

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha consegnato  la memoria storica marittima presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIJ) de L’Aia, in Olanda, per la domanda fatta da questo paese contro il Cile. Nella stessa istanza La Paz ha presentato una citazione  contro il Cile  per ottenere un’uscita sovrana sull’Oceano Pacifico.

In accordo con i protocolli de L’Aia è stato accordato che la memoria sarebbe stata presentata martedì 15, cioè ieri pomeriggio, da Morales, accompagnato dall’ex presidente Eduardo Rodríguez.

Il leader indigeno ha detto che sente molta fiducia e crede che questa entità giuridica riparerà l’ingiusta chiusura che data dal XIX secolo.

“Confidiamo nella giustizia internazionale, nella Bolivia, nella madre terra, e nei nostri  dei,  perchè questa nostra nazione sudamericana torni presto all’Oceano Pacifico con sovranità”, ha detto.

“I nostri antenati – ha ricordato Morales- soffersero un’invasione per interessi esterni e per i gruppi oligarchici  della fraterna vicina Repubblica del Cile, ed ora tentiamo di cercare una soluzione di carattere bilaterale con la partecipazione della comunità internazionale, ha affermato.

Inoltre  Morales ha salutato le risoluzioni d’appoggio di vari governi dell’America Latina e dei Caraibi.

Nell’aprile del 2013 il governo boliviano aveva citato il Cile nei tribunali della CIJ de l’Aia, per obbligarlo a negoziare un’uscita sovrana sull’Oceano Pacifico dopo un lungo e infruttuoso dialogo.

La Bolivia perse 120.000 chilometri quadrati di territorio e 400.000 chilometri di coste sull’oceano dopo l’invasione cilena del 14 febbraio del 1879, nella detta “Guerra del Pacifico”.

Venticinque anni dopo, i due paesi firmarono il trattato di pace e amicizia che garantiva alla Bolivia un’uscita sovrana al mare, ma questo non è mai stato compiuto, sostiene l’amministrazione di Morales che insiste a negoziare di nuovo il riferito patto.

Nel 2006, Morales e la presidentessa cilena, Michelle Bachelet, avevano stabilito un’agenda di  dialogo con 13 punti, che includeva il reclamo marittimo, ma che si è poi diluita con l’arrivo al potere di  Sebastián  Piñera. (Traduzione Granma Int.)
 

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