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I
Ministri delgi Esteri Unasur a sostegno del Venezuela
Il consiglio Straordinario dei
Ministri degli Esteri dell'Unione delle Nazioni
Sud-Americane (Unasur) ha deciso di creare una
commissione che andrā prossimamente in
Venezuela.
Tutti i ministri faranno parte
di questo meccanismo che ha lobiettivo di
collaborare con le autoritā venezuelane per
facilitare un dialogo pacifico e costruttivo, ha
detto il nuovo capo della diplomazia del Cile,
Araldo Muņoz.
Con circa tre ore di
deliberazioni, i titolari di Unasur sono giunti
all'accordo, considerato molto soddisfacente dal
rappresentante venezuelano, Elias Jaua.
Muņoz, parlando a Prensa
Latina, ha sottolineato che Unasur aspira a che
il Venezuela trovi la strada del dialogo, con
l'assistenza e lappoggio di un accordo
continentale, col dovuto rispetto dei processi
democratici e legittimi.
Unasur ha giā emesso una
dichiarazione e speriamo di collaborare col
Governo ed il popolo del Venezuela. Questo č il
messaggio della nuova amministrazione del Cile
diretta da Michelle Bachelet, ha precisato
Muņoz.
Uno dei punti sottolineati dal
cancelliere Jaua nel testo si riferisce alla
preoccupazione della Unasur di fornte a
manifestazioni aggressive, che il diplomatico
ha segnalato, riferendosi alle dichiarazioni
degli Stati Uniti.
Ci sentiamo accompagnati dopo
aver analizzato la situazione, da uno spirito di
cooperazione creato nel seno della nostra
organizzazione, ha aggiunto Jaua.
La ministro degli Affari Esteri
del Perų, Eda Rivas, ha osservato che il
maggiore successo dell'incontro, svolto in un
hotel di Santiago del Cile, č la coesione
mostrata nellUnasur e la volontā di recuperare
la stabilitā in Venezuela.
Quando č stato il suo turno, il
cancelliere ecuadoriano, Ricardo Patiņo, ha
sottolineato il profondo rispetto per la
democrazia.
Ponderiamo la stabilitā in
questo paese fratello, e cerchiamo formule per
contribuire ad una soluzione pacifica e
negoziata. Non sarebbe etico lanciarci ad un
dibattito senza conoscere i dettagli di tutti
gli elementi, anche se sappimao bene che si
tratta di un paese che ha un Governo eletto
democraticamente e che vi si vuole sovvertire
l'ordine, ha giudicato Patiņo (Traduzione
Granma Int.)
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