Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 14 Febbraio 2014

   

Il ministro degli Esteri messicano ha condannato l’esistenza delle armi nucleari nel mondo

 Martha Andrés

Il segretario delle Relazioni Estere del Messico, José Antonio Meade, ha condannato l’esistenza della armi nucleari ed ha segnalato la necessità di promuovere la loro totale eliminazione.

Inaugurando la  II Conferenza sull’Impatto Umanitario delle Armi nucleari, alla quale partecipano autorità, specialisti e membri della società civile di 146 paesi, il ministro ha definito questo genere di arsenale come il mezzo di guerra più distruttivo e rischioso con effetti terribilmente devastanti.

Da Nuevo Vallarta, nello stato di Nayarit, il cancelliere ha ricordato che nel mondo si stima l’esistenza di 17.000 armi nucleari, molte delle quali sono in allerta operativa e che i paesi che le possiedono continuano a destinare milioni di dollari per il loro mantenimento.

Uno dei principali problemi di queste armi e che non è possibile circoscrivere il loro potere di distruzione e quello che accadde nel 1945 a Hiroshima y Nagasaki pone in evidenza che le sequele si prolungano per decenni.

Per quanto impossibile possa apparire, sono le sole armi di distruzione di massa la cui esistenza non è stata proibita da accordi vincolanti e preoccupa che a poco meno di quattro decenni dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare si continua a non dare strumenti alla sue clausole.

È inaccettabile che oggi esista un maggior numero di paesi che possiedono armi nucleari in relazione all’epoca della guerra fredda.

Meade  ha ricordato che nella prima conferenza di questo genere svolta  a Oslo, in Norvegia, l’anno scorso, 127 paesi, organismi internazionali e membri della società civile hanno convenuto che nessuna nazione  è in condizione di affrontare detonazioni di questo tipo. In questo secondo appuntamento analizziamo l’impatto umanitario di questi mezzi da guerra da una prospettiva globale, multidisciplinare e a lungo e medio tempo, esprimendo in maniera ferma e forte la convinzione condivisa che un mondo più sicuro lo avremo solo se smetteranno di esistere.

Facciamo di questo un pilastro della società umana, libera per sempre dalla minaccia che suppone la sola presenza delle armi nucleari.

La vicepresidentessa del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Christine Beerli, ha ringraziato il Messico per accogliere la realizzazione di questo incontro internazionale che dimostra l’impegno della nazione contro queste armi.

In attesa del 47º anniversario del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari in America Latina  presentato in questo paese e noto come il Trattato di Tlatelolco, la rappresentante dell’organismo internazionale ha detto che spera che le conversazioni nell’ incontro aiuteranno a continuare la lotta contro queste armi nel XXI secolo.

 (Traduzione Granma Int.)

 

STAMPARE QUESTO MATERIALE


Direttore Generale: Pelayo Terry Cuervo / Direttore Editoriale: Gustavo Becerra
Granma Internacional Digital: http://www.granma.cu/
E-mail informacion@granmai.cip.cu
 

Spagnolo | Inglese | Francese | Portoghese | Tedesco
© Copyright. 1996-2013. Tutti i Diritti Riservati. Granma Internazionale / Digitale. Repubblica di Cuba

Subir