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Miguel Diaz Canel commenta la sua
visita in Cile
Fausto Triana
Il primo vicepresidente di Cuba, Miguel
Díaz-Canel, ha valutato la sua visita in Cile
con la prospettiva di stringere vincoli con la
nuova amministrazione di Michelle Bachelet.
In un’intervista esclusiva con Prensa Latina,
Díaz-Canel ha segnalato l’incontro con la
Bachelet, che è appena stata eletta
ufficialmente per la seconda volta
presidentessa del Cile, che ha definito “intimo
ed amichevole” con un interessante potenziale di
collaborazione.

“Abbiamo analizzato tutte le possibilità che
abbiamo per rinforzare e rinnovare il livello
della nostra relazione politica e i vincoli di
scambio commerciale, economico e di
cooperazione”, ha commentato ed ha considerato
che le potenzialità per un maggior avvicinamento
bilaterale sono avallate da differenti programmi
che sono stati firmati a Cuba dalla Bachelet nel
2009, nel suo precedente mandato e danno tutto
lo spazio per fomentare nuovi vincoli”.
“Siamo partiti da un vincolo storico tra i
popoli cileno e cubano: l’amicizia tra Allende
(Salvador) e Fidel (Castro), che è sempre un
riferimento e l’impegno preso dalla Bachelet a
L’Avana nel II Vertice della CELAC.
Diaz Canel ha ringraziato per il riconoscimento
ricevuto a nome di Cuba dalle mani di Raúl
Benítez, direttore regionale dell’Organizzazione
delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e
l’Agricoltura (FAO).
“Oggi siamo andati nella sede della FAO, qui a
Santiago del Cile, dove è stato risaltato il
lavoro di Cuba nella lotta per sradicare la fame
e la denutrizione nel mondo, ed approfittiamo
l’opportunità per ribadire il nostro impegno in
questo senso”, ha detto.
Il primo vicepresidente è stato ricevuto da
Alicia Bárcena, segretaria esecutiva della
Commissione Economica per l’America Latina e i
Caraibi (Cepal), e dal suo gruppo di lavoro.
“Ringraziamo per tutto l’appoggio che la CEPAL
ci ha dato, con cinque studi realizzati su
richiesta di Cuba, su temi della realtà
latinoamericana a proposito della nostra
presidenza pro tempore della CELAC”, ha
commentato.
Díaz-Canel, che è membro del Burò Politico del
Partido Comunista di Cuba, ha aggiunto che nella
sua breve visita in Cile ha parlato con i
rappresentanti delle organizzazioni impegnate
con la solidarietà con l’Isola e la causa della
liberazione dei Cinque antiterroristi cubani
ingiustamente condannati a lunghe reclusioni
negli Stati Uniti.
Dei Cinque tre sono sempre prigionieri negli
Stati uniti: Gerardo Hernández, Ramón Labañino e
Antonio Guerrero. Fernando González e René
González, sono tornati a Cuba dopo aver scontato
totalmente le loro condanne.
“Agli attivisti inviamo la nostra gratitudine,
con il desiderio di consolidare le relazioni con
il Cile”, ha terminato. (Traduzione Granma Int.)
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