I 43 studenti messicani
assassinati
e cremati
• E i resti sono stati
gettati nel fiume San Juan
Tre elementi della banda criminale Guerreros
Unidos, catturati, hanno confessato l’assassinio
dei 43 studenti scomparsi e la loro versione č
sotto investigazione.
Il Procuratore Generale della Repubblica (PGR)
del Messico, Jesús Murillo Karam, ha informato
venerdě 7 della detenzione di tre membri della
banda criminale Guerreros Unidos, che hanno
confessato d’aver assassinato i 43 studenti
della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa,
spariti lo scorso 26 settembre.
I detenuti hanno detto che gli autori del
crimine hanno portato i corpi degli studenti
alla discarica di Copula, dove li hanno
bruciati.
Č stato presentato un video con la dichiarazioni
dei detenuti, nel quale dicono che il fuoco č
durato circa sette ore.
“Abbiamo versato benzina e abbiamo riunito i
pezzetti di ossa”.
Uno dei detenuti ha detto che molti tra i
giovani erano morti asfissiati durante il
viaggio e gli altri due hanno sostenuto che sono
morti per gli spari dei sicari
dell’organizzazione criminale, ha informato PL.
Secondo questa testimonianza i corpi dei ragazzi
sono stati bruciati con diesel, benzina,
pneumatici, legna e plastico, dalla notte del 26
settembre al pomeriggio del 27. Poi i resti sono
stati riuniti e messi in sacchi neri, gettati
nel fiume San Juan, dove i federali hanno
trovato effettivamente un sacco nero chiuso.
Sono 74 i detenuti per questi fatti e si stanno
cercando altri dieci, ha informato Murillo,
sostenendo che non esistono indizi che gli
studenti sparito stavano proteggendo gruppi
criminali o ne facessero parte.
Sono anche state sequestrate armi di grosso
calibro e 55.000 cartucce che appartenevano al
gruppo criminale dei Guerreros Unidos.
L’’investigazione resta aperta sino a quando
termineranno le possibilitŕ che permettono di
localizzare i corpi bruciati e gettati nel
fiume San Juan.
(Telesur
/ Traduzione GM – Granma Int.)
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