Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

C U L T U R A

  L'Avana. 8 Aprile  2014

   

 Il capo

Oscar Sánchez Serra

-Non c’è.

-Mi fa il favore di dirgli che si ricordi di quello che gli ho detto a proposito di…

- Certo che sì

Passa il tempo e niente. Non ha più chiamato l’ufficio del capo perchè era già la terza volta senza risultato,  ma dopo la cerimonia per l’anniversario dell’impresa lo ha avvicinato.

“L’ho chiamato, ma senza fortuna”, gli ha detto. 

Stupito e molto sorpreso per la frase a bruciapelo, le ha risposto: “Ma se io sono sempre qui! Che cosa mi voleva dire?”, ha chiesto il direttore. 

“Ma come, lei ha dimenticato che stiamo chiedendo da più di due mesi degli arnesi minimi per aggiustare da noi  la stuoia su cui arriva il prodotto per selezionarlo?”,  gli ha chiesto.

Vede, quel che succede è che lei non si è fermato mai a lato della stuoia rotta, non ha visto come si deve selezionare la frutta cassa per cassa, e che in questo modo ci danneggiamo fisicamente, si frena la produzione e in conseguenza non  realizziamo il piano di produzione...  e poi il salario?? Bene, grazie!” gli ha detto energicamente la lavoratrice.

Obiettività, saper fare, saper parlare, saper ascoltare, saper pensare, riflessione, comunicazione, responsabilità, umiltà, senso dell’umorismo, flessibilità, coraggio, formazione, auto-dominio, generosità, gratitudine, chiarezza, lealtà, fiducia, amabilità, sono le virtù che deve mostrare il Capo.

A quello di questa storia sono mancate tutte.

L’’8 luglio dell’anno scorso il compagno Raúl, nell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ha incitato ad assumere una mentalità di ordine, disciplina e di esigenza, senza timori di crearsi problemi per reclamare che si realizzi quanto previsto, ed ha fatto un riferimento diretto ai quadri di direzione  dicendo: “ ... i dirigenti, dalle istanze nazionali  alla base, devono abbandonare la passività e l’inerzia nello loro condotta, devono smettere di guardare dall’altra parte quando il problema è qui, per non vederlo...”

Se il Capo sta al fronte ed è un esempio, le forze di produzione si moltiplicano, ma quando è più preoccupato di quello che gli apporta l’incarico e non si occupa delle sue responsabilità,  quando non comunica con la sua gente, perde la capacità di orientare e d’esigere e quel che è peggio queste forze si disperdono.

Una storia dei racconti Zen (di meditazione), parla del decisivo e insostituibile ruolo di chi dirige.

Durante una battaglia importante un generale decise di attaccare il nemico. Anche se il suo esercito era inferiore per numero, era sicuro che avrebbe vinto, ma i suoi uomini erano pieni di dubbi.

Andando verso la battaglia  si fermarono a un santuario religioso e dopo aver pregato con i suoi uomini, il generale prese una moneta e disse: “Se viene Testa vinceremo, se viene Croce perderemo! Il destino adesso si rivelerà!”

Lanciò la moneta e tutti guardarono attentamente mentre cadeva, è fu Testa. 

I soldati divennero tanto  allegri e pieni di fiducia che attaccarono  vigorosamente e furono vittoriosi. Dopo la battaglia un tenete commentò al generale: “Niente può cambiare il destino!”  “Assolutamente vero”, rispose il generale mentre mostrava al tenente la moneta che aveva Testa sui due lati.

L’esempio di quel dirigente al fronte delle sue truppe, la sua fiducia in loro, aveva reso invincibile il suo esercito. 

Anche Cuba ha storie come quella della moneta, dal 26 di luglio del 1953, quando un gruppo di uomini vinse il mare agitato il 25 novembre del 1956 e giunse alle coste a sud dell’oriente, andò sulla Sierra Maestra e in numero assolutamente inferiore, sconfisse una forza super armata, ed ha difeso per 55 anni questa Rivoluzione che di fronte ad una ostile e genocida politica che vuole ammazzarla per fame e necessità, non rinuncia a svilupparsi.

Oggi viviamo in un momento trascendentale come molti in questo processo rivoluzionario che in sè stesso è stato ed è straordinario.

L’implementazione delle Linee di Politica Economica e Sociale del Partito e la Rivomluzione capitalizzano più che le nostre vite, il futuro, e in questo avvenire chi ha una responsabilità, carica sulle sue spalle il destino di tutto un popolo, perchè come si pè già detto e con ragione, il documento da solo non risolve le difficoltà.

Dirigere è un’arte nella quale si apprende ogni giorno, ma sarà più applicato colui che ha la capacità di stare a lato di chi dirige, ascoltando, condividendo con lui i problemi e le soluzioni.  Solo così avrà la morale per esigere e far eseguire. ( Traduzione Granma Int
 

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