L’Avana astratta, libera
espressione
L. Eduardo
Domínguez
“Il fenomeno dell’astrazione è sempre stato di
difficile comprensione per il pubblico, perchè
riferisce stati d’animo e gestualità organiche,
emozioni intime che solo l’artista può spiegare
a se stesso nel processo creativo.”
In
questa forma il curatore del Museo Nazionale
delle Belle Arti, Máximo Gómez Noda, definisce
questo movimento vigente nell’arte contemporanea
cubana, e in particolare il pittore e scultore
Armando Recamán, autore di Abstracción in
memoriam*.
L’esposizione conta su due sculture e sei
dipinti, un dittico e un trittico con il quale
Recamán tratta di rendere omaggio a grande
astrattisti degli anni ’50, tra i quali Loló
Soldevilla, Fayad Jamís, Raúl Martínez, Agustín
Cárdenas, Luis Martínez Pedro y José Antonio
Díaz Peláez.
Lui riesce ad ottenere una sottile somiglianza
con quei grandi dell’astratto in 8 magistrali
pezzi dove combina figure geometriche, tratti
di colore intenso e altre forme astratte.
L’autore riscatta oggetti vecchi come pezzi di
legno, di latta e aste d’acciaio e li mescola
per dare alle sue sculture un gioco di contrasti
perfetti che fanno di un’opera un’ espressione
unita e differente per ciascuno dei suoi pezzi.
L’esposizione rimarrà aperta per gli
appassionati della pittura e dell’arte nella
Galleria
Amelia dell’hotel Habana Libre sino al 10
agosto.
(Frammento/Traduzione GM - Granma Int.)
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