ICAIC: la casa del cinema
cubano è in festa
L’ Istituto Cubano d’Arte e Industria
Cinematografiche (ICAIC) ha festeggiato lunedì
24, il suo 55º anniversario con un nuovo volto
ma con lo stesso obiettivo della sua fondazione:
promuovere il buon cinema.
L’istituzione è stata inaugurata il 24 marzo del
1959, frutto della prima legge promulgata dalla
nascente Rivoluzione cubana, con l’aspirazione
di fare un cinema che ispiri la riflessione e lo
sviluppo sociale.
Cominciava allora una tappa di trasformazione,
apprendimento e priorità di una nuova maniera di
narrare della settima arte, non solo a Cuba, ma
nell’ambito latinoamericano, in esperimenti con
forme e contenuti.
Così sorsero films di culto, come “Memorias del
subdesarrollo”, e soprattutto una produzione di
documentari imprescindibile per avvicinarsi ad
un’epoca di cambi, con il cinegiornale
“Noticiero ICAIC Latinoamericano”.
Vennero epoche migliori e peggiori, con più o
meno risorse, ma sempre si presentarono
inquietudini d’espressione che trovarono spazio
in quella che l’attrice Laura de la Uz considera
"la casa del cinema cubano".
"Per me l’ICAIC è un luogo molto amato, molto
importante per la gente che ama e fa cinema in
Cuba: è una casa, la nostra casa", ha detto
Laura de la Uz a Prensa Latina, a proposito
dell’anniversario.
Forse per questo amore e questo senso di
appartenenza, la gente del cinema vive pendendo
dal processo di ristrutturazione iniziato
l’anno scorso, un 2013 funesto, per via della
scomparsa di vari grandi personaggi dell’ICAIC:
l’intellettuale Alfredo Guevara, fondatore
dell’istituzione e suo presidente per molti
anni, il produttore Camilo Vives e il regista
Daniel Díaz Torres.
I loro nomi sono stati ricordati nelle attività
in omaggio ai 55 anni dell’ICAIC, che si sono
conclusi con la consegna del Premio Nazionale di
Cinema al regista Juan Carlos Tabío.
Inoltre ha ricevuto un omaggio il regista
Manuel Pérez, vincitore del Premio Nazionale
nel 2013 e sono stati presentati in prima
assoluta, vari documentari come “Me dicen
Cuba (Pablo Massip) e “Yo sé de un lugar” (Beat
Borter).
Alla fine di questo mese di marzo sarà
presentato l’ultimo numero della rivista “Cine
Cubano”, che in questa occasione è dedicata al
50º anniversario dalla creazione dell’Istituto.
(PL/Traduzione Granma Int.)
|