Rimpatrieranno in Sudafrica i
resti del giornalista scrittore Nat Nakasa
Jorge V. Jaime
Il Ministero Nazionale di Cultura e Arti di
Pretoria, ha comunicato che i resti
dell’attivista antirazzista, scrittore e
giornalista sudafricano esiliato, Nathaniel
Ndazana Nakasa saranno rimpatriati dagli Stati
Uniti.
“La
Corte Suprema dello Stato di New York, Contea di
Westchester, ha emesso un ordine giudiziario che
conferma il permesso di portare nuovamente il
nostro fartello Nakasa alla sua terra”, ha
assicurato il ministro Emmanuel Nkosinathi
Mthethwa.
Il Vicepresidente della Repubblica, Cyril
Ramaphosa, ha segnalato che Nakasa-morto nel
1965: “Era più che un reporter e un narratore,
un attivista, un intellettuale impegnato e un
creatore d’opinione: senza di lui per noi
sarebbe stato più difficile conquistare la
vittoria”, ha commentato.
Ramaphosa ha affermato che il rimpatrio dei suoi
resti mortali in Sudafrica rappresenta un altro
successo sul regime di apartheid che gli aveva
negato il diritto di tornare al suo luogo di
nascita.
Ndazana Nakasa era nato a Durban nel 1937, aveva
lavorato a Johannesburgh per la rivista Drum,
nel Golden City Post e fu il primi giornalista
negro del quotidiano Rand Daily Mail, dal quale
offerse una prospettiva informativa in cui
predominava il cittadino negro.
Quando andò a studiare per un dottorato a New
York, scoperse che esisteva il razzismo anche
negli Stati Uniti. Il regime segregazionista del
apartheid non gli rinnovò il passaporto, nè
l’opzione di ritornare al suo paese.
L’Associazione Nazionale dei Mezzi de
Comunicazione, il foro Nieman Alumni del
Sudafrica, e il sindacato degli Editori
Sudafricani hanno stabilito un Premio Premio
Annuale de giornalismo coraggioso che porta il
suo nome. (Traduzione GM Granma Int.)
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