Cuba: la Scuola Nazionale delle
Arti
"Cuba: la
Scuola Nazionale delle Arti", un libro di tre
autori italiani con interviste agli architetti
di questo centro artistico creato negli anni ‘60
per incarico di Fidel Castro e di Ernesto "Che"
Guevara, è stato presentato a L’Avana.
L’opera
scritta da Claudio Machetti, Gianluca Mengozzi e
Lucas Spitoni, in italiano, spagnolo e inglese,
racconta il momento in cui Fidel Castro decise
la costruzione della Scuola sui disegni degli
italiani Vittorio Garatti e Roberto Gottardi e
del cubano Ricardo Porro.
I tre hanno
ricevuto nel 2012 il premio De Sica, consegnato
a Roma dal Presidente della Repubblica d’Italia
Giorgio Napolitano.
L’edizione
è stata auspicata dall’entità italiana
Associazione di Volontariato e Cooperazione
Internazionale Carretera Central (ARCI)
Il volume è
stato presentato nella XXIII Fiera
Internazionale del Libro Cuba 2014 con la
presenza degli autori, degli architetti e
dell’ambasciatore d’Italia in Cuba, Carmine
Robustelli.
L’ambasciatore ha detto che si tratta di un
volume storico, un esempio dell’intenso scambio
culturale tra l’Italia e Cuba.
"Cuba: la
Scuola Nazionali delle Arti" include un video
con un documentario su questo centro de L’Avana,
intitolato "Un sogno a metà", del cineasta
Francesco Apolloni, realizzato ugualmente con la
cooperazione dell’ARCI.
"Vorrei
solamente terminate quest’opera che è realmente
storica”, ha detto all’ Ansa, Roberto Gottardi,
nato a Venezia e residente da vari decenni a
Cuba.
L’architetto ha detto che il progetto che si
tratta nel libro nacque in un ambiente
eccezionale nel 1961, poco dopo il Trionfo della
Rivoluzione cubana, guidata da Fidel Castro,
avvenuto il 1º gennaio del 1959.
Fidel
Castro e "Che" Guevara, ebbero l’idea di
costruire la scuola sui terreni che erano stati
dell’esclusivo Country Club de L’Avana e ne
parlarono durante un incontro per giocare nel
luogo a golf.
La
costruzione venne sospesa nel 1965 per mancanza
di fondi e dopo una polemica tra funzionari
economisti e difensori dell’estetica culturale,
ma si riprese nel 2000 per decisione di Fidel
Castro, nonostante la crisi nel paese, per il
crollo dell’Unione Sovietica.
Si terminò
parzialmente, ma nelle aule che funzionavano si
formavano artisti cubani e stranieri che
seguivano i corsi gratis.
Quando si
fermarono i lavori, due scuole erano già
terminate, progettate dal cubano Ricardo Porro,
quella delle Belle Arti e quella di Danza
Moderna.
Musica e
Balletto di Garatti non furono terminate, anche
se quella di Balletto giunse al 90%. La scuola
di Arte Drammatica di Gottardi giunse alla sua
terza parte.
La Scuola delle Arti de L’Avana è riconosciuta
dalla Unesco come un luogo di grande importanza
storica e architettonica e forma parte del Fondo
Mondiale dei Monumenti. (Ansa/Traduzione Granma
Int.)
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