Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

C U L T U R A

  L'Avana. 22 Aprile  2014

   

Gabo e Fidel : grandi e amici

Marzio Castagneda

Il migliore amico, da 50 anni, dell'immenso scrittore Gabriel Garcìa Marquez, soprannominato Gabo, è stato Fidel Castro.

Amici fraterni tanto spesso assieme nei lunghi periodi di permanenza di Marquez all'Avana. Una vera, profonda e indissolubile amicizia tra due grandi uomini della cultura e della politica sociale e umanistica dell'Americalatina.

Due veri rivoluzionari nell’accezione più nobile del termine, due giganti della Storia. Entrambi idealisti, sognatori, amanti dello spirito e dell'anima della gente caraibica e latinoamericana. Ma entrambi anche uomini d'azione immersi nella realtà mirando ad alte mete di progresso, indipendenza, unità dei loro popoli, delle loro culture, delle loro società. Pertanto due grandi personalità anticonformiste e creative che non potevano non scontrarsi e lottare col dominio imposto a lungo nel continente latinoamericano dalla prepotenza imperiale statunitense e dei suoi satelliti.

Gabo ha lottato col genio della fantasia e dell'arte, Fidel con la tenacia del grande condottiero di principi di indipendenza e giustizia sociale. Tutto ciò ignorano nella sostanza le informazioni date dalle solite" grande stampa e tv  italiane". Superficiali, frettolose, incapaci di approfondimenti. 

Certo, quando sono alla ribalta Cuba, la sua rivoluzione sociale e culturale, Fidel e un grande artista come il romanziere (e giornalista) Garcìa Marquez, i soliti mezzibusti italici sorvolano, svicolano o si dicono stupiti e preoccupati della grande amicizia di Gabo con Fidel. Certo non capiscono perchè "non devono capire" per mestiere, il che unito alle scarse conoscenze in genere di culture lontane e alla assoluta mancanza di esperienze dirette, li rende praticamente inesistenti nei loro commenti artefatti e pre-stampati. Certo non furono presenti, per esempio, nel dicembre 2002 alla visita alla Scuola di Cinema e Tv de San Antonio de los Banos, vicino all'Avana, quando Garcìa Marquez inaugurò la cerimonia di  "Piazza Za"  dedicata al grande amico Cesare Zavattini, uno dei padri del cinema neorealista italiano.

Gabo è stato il presidente di quella straordinaria scuola di cinema cubana famosa anche fuori dall'Americalatina e che fu ideata e fondata insieme alla fine degli anni 80 proprio da Fidel Castro e Gabriel Garcìa Marquez. Basterebbe solo questo per capire la misura e il senso della grande amicizia tra i due e l'altezza della loro opera culturale e morale.Gli opininisti e editorialisti italioti non sono nemmeno mai stati presenti nè ai Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano dell'Avana (da 35 anni ogni dicembre) e nemmeno alle molte edizioni della Fiera Internazionale del Libro, sempre all'Avana e in Cuba, ogni febbraio. In quelle occasioni avrebbero potuto vedere diverse volte dal vero Gabo e Fidel . No, niente,  opinionisti e commentatori di stampa e tv italiane  a Cuba non ci sono proprio mai stati e di conseguenza ne capiscono molto poco. Quindi eccoli, i primi servizi  sulle diverse reti Tv  e i primi e molti articoli sulla stampa: superficiali, condizionati, ottusi. Per esempio su un grande giornale, venerdì 16 aprile c'era un pezzo con titolo e sovratitolo con la singolarità che il nome di Fidel Castro era scritto in piccolo mentre in grande era scritto quello di Bill Clinton. Si agitava la stolta facezia  secondo la quale l'ex  presidente nordamericano (famoso per la stagista Monica Lewinsky procace amante che teneva sotto il tavolo, e per aver seminato morte e distruzione coi bombardamenti su Belgrado, la Serbia e il Kosovo), avesse perdonato  a Marquez l'amicizia con Fidel solo in virtù della sua grande arte letteraria.

Grazie mister Clinton per  essersi degnato! E tanti saluti al discutibile editorialista che ha sbagliato il senso e la misura della vicenda. Perchè gigante della Storia del continente americano è Fidel Castro, non un mediocre presidente come Clinton, famoso pure per un piagnucoloso psudo pentimento in tv delle sue scappatelle sessuali, e dimenticato ben presto come politico. Fidel e Gabo sono grandi uomini, Bill il "sassofonista" e il suo seguente e degno socio W.Bush sono stati dei pessimi esempi di senso morale ed etica.

Queste sono le vere proporzioni degli attori in gioco. Ma se l'impudente prepotenza dell'Impero è ben mondialmente nota e deleteria, ancor peggiori e meschine solo le evoluzioni a senso unico delle informazioni di tanta stampa e tv in Italia, non solo e non tanto alleate, ma anche gregarie. Direi quasi " àscare ":  consultate il vocabolario della lingua italiana...
 

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