Presentato a L’Avana un libro con
il prologo di Fidel
• “La storia di gesta
liberatrici, 1952-1958”, della
combattente rivoluzionaria Georgina Leyva Pagán,
stampato nella sua seconda edizione
Madeleine
Sautié Rodríguez
Un prologo del Comandante in Capo Fidel Castro
Ruz introduce la seconda edizione del libro
“Historia de una gesta libertadora, 1952-1958”,
della combattente rivoluzionaria Georgina Leyva
Pagán, presentato ieri, venerdì 31 gennaio,
nel Memoriale José Martí, a L’Avana.
Con la presenza del Comandante della Rivoluzione
Guillermo García Frías; José Ramón Balaguer
Cabrera, membro della Segreteria del Comitato
Centrale del Partito; i membri del Comitato
Centrale Julio Camacho Aguilera, Rolando Alfonso
Borges e Miguel Barnet, presidente della UNEAC;
José Ramón Fernández Álvarez e Abel Prieto
Jiménez, assessori del Presidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri; il ministro di Cultura,
Rafael Bernal e Georgina Leyva Pagán,
protagonista e autrice della storia che si
racconta, è stato presentato questo volume
dedicato a Guantánamo, territorio dove
iniziarono l’insurrezione molto combattenti che
poi entrarono nella fila del Movimento
Rivoluzionario 26 di Luglio e nell’Esercito
Ribelle, come in altri fronti della
clandestinità.
Questa testimonianza è di grande valore e vi
affiorano dati inediti che permettono di
chiarire alcuni passaggi della storia - che non
erano stati rigorosamente raccolti - e
permetteranno al lettore di conoscere, partendo
dagli aneddoti, l’operato di un gruppo di uomini
e di donne cubani che decisero nel pieno della
gioventù e nelle più difficili condizioni, di
cambiare la rotta economica, politica e sociale
della Patria.
“Gina, nel suo libro, mi ha aiutato a ricordare
e comprendere con più precisione il pensiero
che mi stimolava in quegli intensi anni che ho
vissuto, anche se sono cosciente che più che un
prologo, sto scrivendo un capitolo della storia
della gesta liberatrici 1952-1958" – scrive
Fidel in queste pagine, in cui si segnala anche
la crescita rivoluzionaria del Comandante
dell’ Esercito Ribelle Camacho Aguilera, leader
di un gruppo guerrigliero di Guantánamo e
compagno della vita della scrittrice.
Nel prologo di Fidel si può confermare il suo
atteggiamento etico di fronte al nemico, dato
che spiega com’erano trattati i prigionieri e le
costanti azioni per evitare ulteriori
spargimenti di sangue durante la lotta
rivoluzionaria contro l’esercito della tirannia
di Batista.
“Questo libro, ha detto l’editrice Neyda
Izquierdo, Premio Nazionale per le Edizioni
2013— è un contributo alla memoria storica della
nostra Cuba, dove si offre questo scritto per
trasmettere i dettagli su fatti avvenuti nella
tappa delle gesta rivoluzionarie, con i
sacrifici dei protagonisti e la consacrazione
alla lotta per conquistare la vittoria.
“Il Comandante in Capo, con il suo prologo
arricchisce il mio umile libro”, ha detto
Georgina Leyva.
Hanno partecipato alla serata, in qualità di
presentatori, Eugenio Suárez Pérez, direttore
dell’Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di
Stato e Juan Carlos Santana Molina, direttore
della casa editrice Nuevo Milenio, che ha
pubblicato il libro. (Traduzione Granma Int.)
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