Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

C U L T U R A

  L'Avana. 1 Febbraio 2014

   

Presentato a L’Avana un libro con il prologo di Fidel
• “La storia di  gesta liberatrici, 1952-1958”, della
combattente rivoluzionaria Georgina Leyva Pagán,
stampato nella sua seconda edizione

Madeleine Sautié Rodríguez

Un prologo del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz introduce la seconda edizione  del libro “Historia de una gesta libertadora, 1952-1958”, della combattente  rivoluzionaria Georgina Leyva Pagán, presentato ieri, venerdì 31 gennaio, nel Memoriale José Martí, a L’Avana.

Con la presenza del Comandante della Rivoluzione Guillermo García Frías; José Ramón Balaguer Cabrera, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito; i membri del Comitato Centrale Julio Camacho Aguilera, Rolando Alfonso Borges e Miguel Barnet, presidente della UNEAC; José Ramón Fernández Álvarez e Abel Prieto Jiménez, assessori del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri; il ministro di Cultura, Rafael Bernal e Georgina Leyva Pagán, protagonista e autrice della storia che si racconta, è stato presentato questo volume  dedicato a Guantánamo, territorio dove iniziarono l’insurrezione molto combattenti che poi entrarono nella fila del Movimento Rivoluzionario 26 di Luglio e nell’Esercito Ribelle, come in altri fronti della clandestinità.

Questa testimonianza è di grande valore e vi affiorano dati inediti che permettono di chiarire alcuni passaggi della storia - che non erano stati rigorosamente raccolti - e permetteranno al lettore di conoscere, partendo dagli aneddoti, l’operato di un gruppo di uomini e di donne cubani che decisero nel pieno della gioventù e nelle più difficili condizioni, di  cambiare la rotta economica, politica e sociale della Patria.

“Gina, nel suo libro, mi ha aiutato a ricordare e comprendere con più precisione il pensiero  che mi stimolava in quegli intensi anni che ho vissuto, anche se sono cosciente che più che un prologo, sto scrivendo un capitolo della storia della gesta liberatrici 1952-1958" – scrive Fidel in queste pagine, in cui si segnala anche la crescita rivoluzionaria  del  Comandante dell’ Esercito Ribelle Camacho Aguilera, leader di un gruppo guerrigliero di Guantánamo e compagno della vita della scrittrice.

Nel  prologo di Fidel si può confermare il suo atteggiamento etico di fronte al nemico, dato che spiega com’erano trattati i prigionieri e le costanti azioni per evitare ulteriori spargimenti di sangue durante la lotta rivoluzionaria contro l’esercito della tirannia di Batista.

“Questo  libro, ha detto l’editrice Neyda Izquierdo, Premio Nazionale per le Edizioni  2013— è un contributo alla memoria storica della nostra Cuba, dove si offre  questo scritto per trasmettere i dettagli su fatti avvenuti nella tappa delle gesta  rivoluzionarie, con i sacrifici dei protagonisti e la consacrazione alla lotta per conquistare la vittoria.

“Il Comandante in Capo, con il suo prologo arricchisce il mio umile libro”, ha detto Georgina Leyva.

Hanno partecipato alla serata, in qualità di presentatori, Eugenio Suárez Pérez, direttore dell’Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di Stato e Juan Carlos Santana Molina, direttore della casa editrice Nuevo Milenio, che ha pubblicato il libro. (Traduzione Granma Int.)
 

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