Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

C U L T U R A

  L'Avana. 18 Luglio  2014

   

Dichiarazione del Movimento Poetico Mondiale per la Palestina
• “Sei sempre quello della pietra e della fionda • Uomo del mio tempo”  Salvatore Quasimodo

Gabriel Impaglione

Di nuovo il genocidio? Di nuovo Sabra e Chatila?  Forse è anche peggio: tutto questo è la continuazione del genocidio. Una specie di Sabra e Chatila che non finisce mai.

Non sono bastati loro i pedaggi, i fili spinati, i muri che ricordano il grande genocidio del XX secolo?

Hanno già fatto della Palestina un ghetto.  Quello che segue è lo sterminio, la soluzione finale?  È terminata nel 1944 o è cominciata nel 1948?

Non possiamo ammetterlo. Noi neghiamo il silenzio di fronte alla continuazione di un’ aggressione che non osiamo accettare come interminabile.

Mentre il Movimento Poetico Mondiale anticipa 500 azioni globali per la Pace Globale in questo mese di luglio in più di 50 paesi del pianeta, lo stato d’Israele chiama 40.000 riservisti per persuaderli a massacrare il fraterno popolo della Palestina.

E questo sangue ha lo stesso odore di quello di quel giorno che il fratello disse all’altro fratello: andiamo al campo...

Basta! Il Movimento poetico mondiale condanna e respinge questa nuova, ma antica e terribile aggressione al popolo palestinese e chiama in maniera franca e amorosa ad alzare le voci a favore della Pace nel Mondo.

Seguono centinaia e centinaia di firme.

Comitato Coordinatore del Movimento Poetico Mondiale

(Isla Negra – Traduzione GM -Granma Int.)
 

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