Fernando Pérez: Il Festival de
L’Avana è un sogno
Il regista cubano ha confessato che avrebbe
voluto presentare “La pared de las palabras” prima
del Festival, perchè si tratta di un film che va
visto con calma, per meditare.
“Il Festival del Cinema de L’Avana è un sogno per
i cineasti”, ha affermato il regista cubano
Fernando Pérez, Premio Nazionale del Cinema, che
presenta nella XXXVI edizione di questo
appuntamento il suo ultimo film:
“La pared de las palabras”.
Questo è uno spazio che crea molte aspettative per
la quantità di pubblico che muove e diviene una
vera maratona audiovisiva, ha assicurato alla AIN
Pérez, vincitore di quattro premi Coral con i
films “Clandestinos” (1988), “Hello Hemingway”
(1990), “La Vida es Silbar” (1998), “Suite
Habana” (2003) e “El Ojo del Canario” (2010).
Il film racconta una storia sull’invalidità e la
mancanza di comunicazione e la linea principale è
l’autenticità del lavoro degli interpreti tra i
quali ci sono il noto Jorge
Perugorría, Laura de la Uz, Isabel Santos e
Verónica Lynn.
È un film di attori che ha implicato la dedizione
totale di Perugorria, che ha affrontato un
processo di logorio spirituale molto intenso e
inoltre ha dovuto dimagrire 60 chili in giornate
molto faticose.
Si tratta del primo progetto indipendente dello
scrittore e vincitore di un premio Casa de las
Américas, girato in poco più di un mese, con un
costo di 115.000 pesos convertibili. Diversi dei
suoi realizzatori hanno collaborato in forma
volontaria.
“La pared de las palabras” è in gara nella
categoria di lungometraggio di fiction, assieme a
una ventina di films di nove paesi.
(AIN/Traduzione
GM - Granma Int.)
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