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Cuba e l’Unione Europea
hanno concluso il protocollo per l’accordo di
dialogo
Venerdì 2 maggio è terminata a L’Avana la prima
serie di conversazioni per lo stabilimento di un
accordo di dialogo politico e di cooperazione tra
Cuba e l’Unione Europea, un processo la cui
finalità è contribuire alla normalità del
relazioni tra il blocco e l’Isola.
Il primo obiettivo del protocollo è accordare gli
aspetti organizzativi dei dialoghi che si
svolgeranno a L’Avana e a Bruxelles in maniera
alterna, ha informato il ministero degli Esteri di
Cuba.
L’arcipelago cubano è uno dei pochi paesi del
continente che non dispone di un accordo come
quello discusso nelle relazioni con la UE, per via
della detta “posizione comune”, una politica
restrittiva per l’interazione con Cuba approvata
dal gruppo nel 1996 e ancora vigente.
Nel febbraio scorso i ministri degli Esteri del
gruppo hanno dato il loro consenso per intavolare
i negoziati, come risultato di un processo
d’avvicinamento.
Nel marzo scorso Cuba ha comunicato il suo accordo
con l’inizio degli incontri a partire dallo
stabilimento di basi reciproche, non
discriminatorie e di pieno rispetto
dell’uguaglianza sovrana degli Stati e della
cornice giuridica d’ordine istituzionale delle
parti, oltre ad un assoluto rispetto del principio
di non ingerenza nei temi interni degli Stati.
Alla guida del gruppo dei negoziati per la UE, il
Direttore Generale per le Americhe del Servizio
Europeo d’ Azione Estera, Christian Leffler,
mentre la parte cubana la guida il viceministro
delle Relazioni Estere Abelardo Moreno.
Una mostra recente della nuova visione di Cuba da
parte della UE è stata la visita recente a L’Avana
del ministro degli Esteri francese, Laurent
Fabius, durante la quale il diplomatico ha
conversato lungamente in modo inedito con il
presidente Raúl Castro.
Fabius è giunto a Cuba accompagnato da uomini
d’affari del suo paese interessati alle
opportunità che offre la nuova Legge
dell’Investimento straniero di Cuba.
( Traduzione GM- Granma Int.)
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