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Cuba: cresce il turismo e
migliorano i servizi
Marzio Castagnedi
Di ritorno dopo un mese all'Avana, non posso che
concordare con il giornalista Gianfranco "Gin"
Ginestri, che è stato all'Avana e ha partecipato
e seguito la Fiera del Turismo che si è
realizzata nella capitale cubana a fine
aprile-primi maggio, quando si parla di un nuovo
e costante aumento del turismo straniero nella
maggior isola dei Caraibi.
E Ginestri, conoscitore e specialista che già in
passato ha pubblicato ottime guide
turistico-culturali su Cuba, prefigura vicina la
meta dei 3 milioni di visitatori esteri a Cuba
nel 2014. A inizio maggio all'Avana si è anche
svolta la prima tappa internazionale dello
spettacolare Campionato mondiale dei tuffi
d'altura a cui hanno partecipato una trentina
dei più quotati campioni internazionali di
questo nuovo e attrattivo sport acquatico. È
stata davvero un'eccezionale occasione per
L'Avana di mettersi in mostra, grazie anche alla
trasmissione di diffusione mondiale della
competizione sportiva. Proprio a fianco della
maestosa torre del Faro del Castillo del Morro,
è stata allestita un’adeguata piattaforma
all'altezza di 27 metri sul mare, tale era il
punto di lancio per i campioni dei tuffi estremi
osservati e ammirati non solo da un numeroso
pubblico "de capitalinos" che affollavano i
marciapiedi del malecòn e gli ampi spazi de La
Punta (dove dal mare inizia il canale d’
ingresso marittimo nel porto dell'Avana), ma
anche, grazie alla diretta tv, da milioni e
milioni di telespettatori in Cuba, America
Latina e nel mondo. Spettacolari, sul piccolo
schermo, le immagini al rallentatore delle
evoluzioni dei tuffatori con lo sfondo delle
case del lungomare e i giardini della Avenida
del Puerto. In una già calda domenica d’inizio
di maggio, ecco dunque la prima tappa del
circuito e Campionato internazionale di tuffi
d'altura all'Avana. Davvero un bel colpo per
l'immagine della capitale cubana, L'Avana regina
delle Grandi Antille caraibiche. Occasioni come
questa vogliono ancora dire turismo. E infatti
oltre alle già esistenti linee aeree (le
italiane charter Blu Panorama e Neos, la
spagnola Air Europa, la francese Air France, le
linee con meta Francoforte in Germania e Nord
Europa) se ne aprono altre nuove che collegano
L'Avana con aeroporti inglesi, russi e anche
cinesi, oltre ai collegamenti fissi gia in corso
da tempo col Canada e i paesi latinoamericani
Messico, Brasile, Argentina.
Cuba è in rilancio e molte nuove attività si
trovano in effervescente sviluppo.
Diversi cambiamenti positivi si vedono subito a
occhio all'Avana, col proliferare di piccoli
ristoranti, bar attrezzati con cucina e musica,
frequentate rivendite di frutta, bevande, succhi
di frutta naturali preparati al momento; e
ancora mercatini di ottimo artigianato molto
visitati dalla gente e in estensione, nuove
esposizioni di vendita di abbigliamento che sono
comparse in bella mostra, per esempio, in vari
patios di diverse villette e case delle belle
strade alberate del Vedado. Si tratta delle
nuove attività "por cuenta propia", cioè a
conduzione privata che il governo negli ultimi
anni ha incentivato.
A L'Avana diverse centinaia sono stati
introdotti in quasi 30 linee di bus (dalla P1
alla P 27) completamente rinnovate. Il sollievo
nel trasporto pubblico habanero dal 2008 fu
subito netto: capacità raddoppiata. E con
modalità tutte cubane! Proprio nella recente
permanenza ho viaggiato per una mezz'ora su un
bus con il pubblico silenzioso ascoltando la
trasmissione di una " novela de amor"! Sì,
perchè in questi bus cittadini di Cuba l'autista
viaggia con la radio collegata e diffusa
sopratutto con musica e in quella mattina andava
in onda anche la "novela".
Dico di questi numerosi omnibus metropolitani de
L'Avana – che sono insufficienti, ma ci sono -
anche perchè, per esempio, mai e ripeto mai, in
anni, le televisioni italiane li hanno mostrati
nei vari servizi su Cuba. Faccio un esempio
molto chiaro.
Quando, poco più di due anni fa, a fine marzo
del 2012, l'allora Papa Ratzingher fece un
viaggio a Cuba di alcuni giorni, e diversi
corrispondenti delle TV italiane, spesso
alloggiati all' hotel Habana Libre in calle L
angolo calle 23, filmavano le loro
corrispondenze proprio ai bordi di quelle ampie
avenidas.
Davanti ai giardini della gelateria Coppelia, di
fronte al cinema Yara o nella parte della 23
detta "la Rampa" che sale dal lungomare.
Lì passano grandi autobus multicolori in
continuazione. Ebbene, non ne hanno mai
inquadrato nemmeno uno e nemmeno per un
secondo. Invece della realtà, i nostri TG
mandavano in onda le immagini di vecchi autobus
cubani degli anni 80-90 stracolmi con la gente
aggrappata fuori.
Il favorito, accuratamente scelto in antichi
reportages, era un vecchio e scassato bus
bianco-rosso col capolinea al quartiere
"Calvario"...
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