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Riaperto il Museo Quinta Simoni
• Il luogo dove nacque un
famoso grande amore
Miguel Febles
Hernández
Il Museo Quinta Simoni, un’istituzione dedicata
alla donna, la famiglia e allo studio di genere,
ha riaperto le porte al pubblico a Camagüey, dopo
un accurato restauro.
In otto mesi di lavoro è stato restaurato questo
immobile, un bell’edificio in stile neoclassico
costruito nel 1848, che apparteneva alla famiglia
Simoni-Argilagos e che fu abbandonatola dalla
famiglia che si trasferì nella fattoria La
Matilde, a Sibanicú, quando iniziò la guerra
d’indipendenza.
La gran caso ha un valore speciale: i suoi
cortili furono testimoni di uno dei grandi amori
dell’epoca, simbolo di forza, tenerezza e
sentimenti patriottici, tra Amalia
Simoni-Argilagos e il Maggiore Generale Ignacio
Agramonte y Loynaz, che si sposarono il 1º agosto
del 1868.
La museologa Rebeca Hernández Arcí ha spiegato che
l’immobile, dopo un primo restauro, fu inaugurato
il 1º dicembre del 1991 come Casa d’Orientamento
per la Famiglia, con la presenza
dell’indimenticabile Vilma Espín Guillois,
presidentessa della Federazione delle Donne
Cubane.
Nel 2005, trasformata in Museo, la Casa Quinta
Simoni fu dichiarata Monumento Nazionale per i
valori architettonici e storici, e da allora gli
addetti sono impegnati a custodire i più di
duemila pezzi che formano i suoi fondi e ad
estendere la proiezione comunitaria.
Ora ci sono tre nuove sale che erano il sogno
dell’organico del Museo: una raccoglie la storia
della casa, un’altra mostra oggetti che
appartenevano alla famiglia Simoni-Agramonte e
una terza è dedicata alla presenza della donna
nella società cubana.
Il pubblico può ammirare dieci sale d’esposizione
permanente e una transitoria, tutte ambientate con
ornamenti e mobili del XIX secolo, e inoltre ci
sono i due cortili interni tipici delle antiche
residenze di Puerto Príncipe, con le loro enorme
giare e moltissime piante e fiori. (Traduzione
GM – Granma Int.)
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