Non è solo il Zunzuneo
• La nostra popolazione e
l’opinione pubblica nordamericana e
internazionale hanno ricevuto già abbondanti
informazioni sulle rivelazioni che l’agenzia di
stampa statunitense Associated Press (AP) ha
realizzato al principio d’aprile a proposito del
detto “Zunzuneo”, progetto illegale disegnato,
finanziato e implementato dal Governo degli
Stati Uniti per sovvertire l’ordine interno in
Cuba
Oscar Sánchez
Serra
La nostra popolazione e l’opinione pubblica
nordamericana e internazionale hanno ricevuto
già abbondanti informazioni sulle rivelazioni
che l’agenzia di stampa statunitense Associated
Press (AP) ha realizzato al principio d’aprile a
proposito del detto “Zunzuneo”, progetto
illegale disegnato, finanziato e implementato
dal Governo degli Stati Uniti per sovvertire
l’ordine interno in Cuba L’articolo di AP
intitolato “Gli Stati Uniti hanno creato
segretamente un ‘Twitter cubano’ per provocare
instabilità”, ha permesso di confermare
l’implicazione diretta del governo degli USA
attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo
Internazionale USAID, nella pianificazione,
finanziamento ed esecuzione di questo progetto
clandestino, consistente nella creazione di una
piattaforma speciale di servizi di
telecomunicazioni illecite verso Cuba
dall’estero, con l’obiettivo d’inviare ai
clienti cubani messaggi di contenuto politico
per influire sulle loro posizioni e stimolarli
ad agire contro il governo.
Il carattere segreto di questo progetto
informatico è stato evidenziato, quando si è
saputo che è stato eseguito attraverso
l’utilizzo di un’estesa rete di privati, imprese
di facciata, servitori informatici e conti
bancari in vari paesi, con il deliberato
proposito di nascondere la partecipazione attiva
delle agenzie governative nordamericane nella
sua realizzazione.
Non ci sono dubbi che siamo in presenza di
un’operazione segreta che secondo la definizione
contenuta nella legislazione nordamericana e in
particolare nella Legge di Autorizzazione delle
Spese per l’intelligenza del 1991, garantisce
qualsiasi attività del governo degli USA, “che
influisca sulle condizioni politiche, economiche
o militari all’estero, che si realizzi in
maniera tale che il ruolo di questo governo non
sia evidente e non si riconosca pubblicamente”.
Per questo richiama l’attenzione che questo
progetto violi il contenuto della legislazione
nordamericana sulle operazioni segrete che
stabilisce che il presidente deve approvare
prima e per scritto questo genere di attività e
che l’agenzia coinvolta deve informare
integralmente il Congresso sul suo sviluppo,
cosa che in questo caso non è accaduta.
Il concetto e la messa in pratica di questo
progetto, che ha avuto una forte ripercussione
negli Stati Uniti e in altri paesi, soprattutto
quelli i cui territori sono stati usati senza
assenso per questo affronto a Cuba, costituisce
una violazione flagrante della sovranità
dell’Isola.
Inoltre va contro le regole internazionali
riferite all’uso dei messaggi Spam e alla
privacy dell’informazione e delle comunicazioni
personali, sfruttando l’ottenimento illegale
dei dati dei navigatori cubani con l’invio di
messaggi SMS ai loro cellulari, senza la loro
conoscenza e consenso precedenti.
Il Regolamento delle Telecomunicazioni
Internazionali, adottato nel dicembre del 2012,
nella cornice della Conferenza Mondiale delle
Telecomunicazioni Internazionali, stabilisce nel
suo articolo 5B che gli Stati membri devono
applicare tutte le misure necessarie per evitare
la propagazione delle comunicazioni elettroniche
di massa non richieste, minimizzare i loro
effetti nei servizi internazionali delle
telecomunicazioni e stimola la cooperazione in
questo senso.
Va detto che il governo degli Stati Uniti non
permetterebbe mai l’esecuzione di un progetto
come il Zunzuneo nel suo territorio, senza
l’espressa autorizzazione. Fare un cosa così
violerebbe le leggi anti Spam che proteggono i
clienti della telefonia cellulare nel
ricevimento di messaggi non desiderati e quelle
che proibiscono in maniera assoluta la
realizzazione di attività politiche, includendo
la promozione di materiale informativo di taglio
politico in funzione degli interessi di uno
Stato o di un’istituzione straniera della
persona o l’entità che le vuole realizzare, se
non si registra presso il Dipartimento di
Giustizia come agente straniero.
Le informazioni riferite dall’agenzia AP sul
“Zunzuneo” confermano le reiterate denunce del
governo cubano e mostrano ancora una volta che
il governo degli Stati Uniti non ha rinunciato
ai suoi piani sovversivi contro l’Isola, che
hanno l’obiettivo di creare situazioni di
destabilizzazione nel paese, per provocare cambi
nell’ordinamento politico, economico e sociale,
ai quali continuano a destinare bilanci
multimilionari ogni anno, da quando sono stati
ufficialmente stabiliti, in virtù della Sanzione
109 della Legge Helms Burton del 1966, e che
superano la cifra di 260 milioni di dollari, dei
quali 95 milioni sono stati approvati durante il
mandato del presidente Barack Obama.
Ma “Zunzuneo” non è il solo programma di questa
natura disegnato dal governo degli Stati Uniti
contro Cuba in data recente. I fondi milionari
del programma Cuba della USAID sono stati
destinati a iniziative simili come “Conmotion”,
strumento sviluppato dall’Istituto di
Tecnologia Aperta -OTI -della New America
Foundation, con sede in Washington,
originalmente per uso militare, e che consiste
nella creazione di reti senza fili,
indipendenti, e permette di disinformare i
clienti sulla situazione nel loro paese e
convocarli a manifestazioni.
Altre entità del governo degli USA, come
l’Ufficio delle Trasmissioni a Cuba implementano
progetti illegali come il Piramideo, che è a sua
volta una piattaforma di comunicazione che
promuove l’invio di messaggi di massa ai clienti
nell’Isola. A questo tipo d’iniziativa e alle
emittenti Radio e TV “Martí”, sono stati
assegnati con il governo di Obama 142 milioni
di dollari del bilancio federale, e più di 770
milioni di dollari dalla data della creazione.
Il Governo degli USA offre ugualmente pieno
appoggio al progetto della bloguera
controrivoluzionaria Yoani Sánchez- già
realizzato - di creare un mezzo di comunicazione
digitale, finanziato totalmente con denaro
proveniente dall’estero, che ha come proposito
fondamentale alimentare le campagne di
disinformazione e diffamazione, contro Cuba.
Per giustificare l’esecuzione e la promozione di
progetti di questa natura contro Cuba, il
governo degli Stati Uniti sostiene tra le altre
ragioni “il suo interesse di facilitare il
libero flusso di informazioni al popolo
cubano”, quando sono lo stesso governo e il
Congresso di questo paese che negli anni hanno
promulgato leggi, regolamenti e politiche che
impediscono decisamente il libero accesso
all’informazione del popolo di Cuba.
Tra le molteplici restrizioni che gli USA
impongono al libero flusso delle informazioni,
ci sono le seguenti:
• La politica di blocco economico, commerciale
e finanziario che proibisce le esportazioni
della tecnologia e degli strumenti di
telecomunicazioni.
• La Legge Torricelli del 1992 e la Legge
Helms-Burton del 1996 proibiscono qualsiasi tipo
d’investimento da parte di entità statunitensi
nei servizi nazionali delle telecomunicazioni di
Cuba.
• Il blocco proibisce a Cuba anche l’acquisto
delle licenze di prodotti di software e nega
l’accesso di entità e cittadini cubani a siti d
a servizi in Internet, includendo siti
d’informazione e ferramenta tecniche come PC
Tools e Netbeans e altre applicazioni. Nomi
riconosciuti mondialmente come Microsoft,
Mozilla, Adobe, Sourceforge e Google, applicano
dalla rete delle reti le proibizioni del
Governo degli Stati Uniti contro Cuba.
Nel caso di Google, i cubani non possono
accedere a strumenti come Google
Analytic, Google Earth, Google Decktop Search e
Google Toolbar. Queste
restrizioni riguardano l’uso di software liberi
e del loro navigatore più popolare Sourceforge
da parte di Cuba, cosa che viola le premesse
della Open Source Initiative, organizzazione
dedicata a alla promozione del software libero:
la non discriminazione contro persone o gruppi e
la non discriminazione contro sfere di attività.
Inoltre s’impedisce l’accesso di Cuba alle
applicazioni che sono offerte gratuitamente dai
loro autori in Internet, come nei casi di
mathwork.com, ti.com, digikey.com, microchip.com
e wmware.com.
• Cuba non può collegarsi alle decine di cavi
sottomarini di fibra ottica che circondano
l’Isola e questo obbliga il paese a cercare
alternative più costose per incrementare la
connessione Internet.
Paradossalmente il Governo degli USA ha
annunciato i suoi piani di portare un cavo
sottomarino sino al territorio illegalmente
occupato della Base Navale a Guantánamo, in
franca violazione della sovranità di Cuba.
• In virtù della politica del blocco, l’Ufficio
di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del
Dipartimento del Tesoro, applica sanzioni alle
imprese di telecomunicazione statunitensi e
straniere se prestano servizi a Cuba, come nei
casi delle compagnie LD Telecommunications
Inc., de Florida, multata nel 2010 con 21.671
dollari e la Ericsson Panama, multata nel 2012
con 1.750.000 dollari.
• ETECSA, è subentrata all’Impresa di
Telecomunicazioni di Cuba, EMTELCUBA, e il
governo degli USA ha permesso la sottrazione dei
fondi depositati nelle banche statunitensi,
dovuti ai servizi prestati tra i due paesi, che
sono stati illegalmente congelati come parte
della politica di blocco.
• Il Governo degli USA è l’unico al mondo che
proibisce ai suoi cittadini di vistare Cuba
liberamente e in questo modo impedisce i
contatti, gli scambi, la comunicazione e “il
libero scambio d’informazione” tra i due popoli.
• La Legge Helms-Burton del 1996, nella sua
sezione 109, proibisce ogni tipo d’assistenza a
Cuba, salvo quella che ha il proposito di
promuovere la sovversione interna.
Il Governo degli USA deve eliminare per sempre
le sue azioni sovversive d’ingerenza, illegali
e segrete contro Cuba, che minacciano la
stabilità e l’ordine costituzionale cubano e
deve rispettare la sovranità cubana, il diritto
internazionale, i propositi e i principi della
Carta della Nazioni Unite
Cuba no tollererà nessun tipo d’attività
sovversiva nè d¡ingerenza nei suoi temi interni
e come paese sovrano continuerà a difendersi e a
denunciare la volonta d’intromissione di questi
programmi. (Traduzione GM- Granma Int.)
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