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Xi Jinping e Raúl nella Città
Eroica
• Al termine della visita, il
Generale d’Esercito ha salutato il Presidente
cinese nell’aeroporto internazionale Antonio Maceo
Leticia Martínez Hernández -Foto: Estudio
Revolución
A mezzogiorno di mercoledì 22, i Presidenti della
Cina e di Cuba, Xi Jinping e Raúl Castro, sono
arrivati a Santiago di Cuba, dove si è svolta
l’ultima giornata del mandatario asiatico
nell’Isola, dopo un fruttifero giro dell’America
Latina durante il quale ha visitato anche Brasile,
Argentina e Venezuela.

Ai piedi della scaletta dell’aereo nel quale
avevano viaggiato insieme da L’Avana, li ha
ricevuti Lázaro Expósito, primo segretario
del Partito Comunista di Cuba nella provincia, con
Reinaldo García, presidente del Governo. A loro
il leader cinese ha detto: “È un piacere venire
in questa terra tanto bella”.
Il percorso della Città Eroica è cominciato
giustamente dal cimitero di Santa Ifigenia, dove i
due leaders hanno reso omaggio all’Apostolo, José
Martí. Sotto l’intenso sole, Raúl e Xi Jinping
hanno presenziato il cambio della guardia d’
onore ed hanno posto una corona di rose bianche
nel luogo in cui riposano le ceneri del “più
universale di tutti i
cubani”.
Lì il Generale d’Esercito ha spiegato a l
presidente asiatico i dettagli dell’impressionante
mausoleo che è divenuto una visita obbligata per
chi arriva in questa città orientale. Ugualmente
ha mostrato il Pantheon dedicato ai martiri del 26
di luglio e ai morti nelle lotte
internazionaliste.


Poi il giro è continuato sino alla Caserma
Moncada, divenuta dopo il trionfo della
Rivoluzione la “Città Scuola 26 di Luglio”. In
questo luogo carico di storia, Raúl ha raccontato
a Xi Jinping aneddoti della lotta rivoluzionaria,
definita da lui come “i miei ricordi
indimenticabili”.
Nel Museo, che riceve più di 60.000 visitatori
l’anno, hanno vistato le varie sale dove sono
esposte fotografie, documenti e oggetti personali
dei giovani che nel 1953 assaltarono la caserma.
Tra i vari oggetto dell’epoca, Xi Jinping ha
mostrato interesse per il fucile che il Comandante
in Capo usava nella lotta.
Poi hanno raggiunto la sede dell’Assemblea
Municipale del Potere Popolare, nell’edificio
dell’antico municipio da dove Fidel proclamò il 1º
gennaio del 1959 il Trionfo della Rivoluzione.
Dal balcone che fu testimone di quel fatto
trascendentale, i due presidenti hanno salutato il
popolo della città che si è riunito nel Parco
Cespedes in occasione della loro visita.
Raúl ha detto di sentirsi compiaciuto di stare con
i santiagheri, ed ha ricordato che il 25 luglio
dell’anno prossimo, Santiago di Cuba compirà 500
anni dalla sua fondazione.

“Che ne pensate se lo celebriamo qui alla stessa
ora dell’assalto alla Moncada?”, ha proposto a
coloro che erano lì riuniti e che hanno risposto
con un caloroso applauso.
Poi ha commentato che casualmente Xi Jinping è
nato nel giugno del 1953 ed ha scherzato sulla sua
età rivelando che si sente molto bene perchè fa
ginnastica tutti i giorni.
“Un abbraccio alle santiaghere ed ai santiagheri”,
ha detto, e la risposta sono state grida di “Viva”
e “Saluti per Fidel”.
Finalmente, scortati dalla popolazione, Raúl e Xi
Jinping hanno percorso il Parco Céspedes. Al
termine il Generale d’ Esercito di nuovo ha
parlato ai santiagheri: “Il 26 qui! I 500 anni
qui!
E quando muoio portatemi qui, a Mayarí, con
Vilma!”
Alle 20. 53 minuti della notte, dopo l’intensa ed
emozionate giornata trascorsa a Santiago di Cuba,
il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri
ha salutato Xi Jinping nell’aeroporto
internazionale Antonio Maceo, ponendo fine alla
visita di due giorni definita “un’opportunità
storica per le due nazioni.
(Traduzione GM- Granma Int.)
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