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Dichiarazione
del Vertice Straordinario dell’ALBA-TCP
sull’Ebola
Letta da Nicolás Maduro,
presidente della Repubblica Bolivariana del
Venezuela

Foto: Juvenal
Balán
I Paesi membri dell’Alleanza Bolivariana per i
Popoli di Nuestra América - Trattato del
Commercio dei Popoli (ALBA-TCP), riuniti
L’Avana, il 20 ottobre del 2014, in occasione
del Vertice Straordinario pera affrontare
l’epidemia dell’Ebola.
Profondamente preoccupati per la catastrofe
umanitaria in Africa Occidentale, provocata
dall’Ebola, e considerata dall’Organizzazione
Mondiale della Salute (OMS) come “emergenza di
salute pubblica” di preoccupazione
internazionale in relazione con la minaccia che
rappresenta la propagazione ad altri paesi e
regioni del mondo.
Coscienti dell’urgenza che la comunità
internazionale nel suo insieme in piena
cooperazione con l’organizzazione mondiale della
salute (OMS), l’Organizzazione Panamericana
della Salute (OPS) e la Missione delle Nazioni
Unite nello Scontro dell’Emergenza dell’Ebola
(UNMEER), organizzino azioni per affrontare
questo flagello con tutte le risorse necessarie.
Constatando con preoccupazione che le risorse
internazionali necessarie per realizzare azioni
rapide ed efficaci per affrontare l’epidemia
dell’Ebola continuano ad essere insufficienti
per affrontare quella che può trasformarsi nella
pandemia più grave della storia dell’umanità.
Riaffermando che l’ALBA-TCP è fondata su
principi di solidarietà, cooperazione genuina e
complementarità tra i nostri paesi, l’impegno
con i popoli più vulnerabili e con la
preservazione della vita nel pianeta.
Convinti che è imprescindibile l’adozione di
misure di cooperazione efficaci e urgenti che
attraverso azioni coordinate del settore della
salute, e di altri settori, contribuiscano a
impedire che l’epidemia di Ebola si estenda ai
paesi del nostro emisfero.
Ricordando quanto stabilito nel Regolamento
Sanitario Internazionale del 2005 e nel Foglio
di Rotta di risposta all’Ebola della OMS del 28
agosto del 2014, che ha per oggetto fermare la
trasmissione della malattia dell’Ebola a scala
globale, e impedire le conseguenze di qualsiasi
nuova propagazione internazionale. Prendendo
nota dei protocolli della OMS per prevenire la
trasmissione della malattia dell’Ebola tra
persone, organizzazioni e gruppi di popolazione.
Sottolineando che è possibile contenere
l’epidemia di Ebola, in particolare con
l’applicazione delle azioni stabilite in materia
di sicurezza della salute e altre misure
preventive che hanno dimostrato la loro
efficacia.
Accordiamo:
1 Coordinare i nostri sforzi per prevenire e
affrontare l’epidemia dell’Ebola, includendo una
rapida prestazione e utilizzo dell’assistenza
tra i nostri paesi, con lavoratori della sanità
e la fornitura di materiali pertinenti,
2. Attendere con priorità le necessità speciali
dei fratelli dei paesi dei Carabi, che
permetterebbe loro d ricevere i benefici della
cooperazione, per prevenire e affrontare
l’Ebola, accordati dai paesi dell’ ALBA-TCP.
3. Attivare la Rete di Vigilanza epidemiologica
dell’ALBA-TCP la cui creazione è stata accordata
nella I Riunione dei Ministri di Salute
dell’Alleanza, svolta il 25 febbraio del 2014,
a Caracas,
4. Appoggiare con decisione le brigate mediche
volontarie specializzate nell’affrontare i
disastri e le grande epidemie, il Contingente
“Henry Reeve” della Repubblica di Cuba, che
lavorano nei paesi dell’Africa. In queste senso,
esprimiamo la nostra disposizione come Alleanza
Bolivariana a contribuire con il personale di
salute altamente qualificato perchè si sommino
gli sforzi di questo Contingente ai compiti che
siano necessari nella regione latinoamericana e
caraibica.
5. Stabilire meccanismi nazionali per
diagnosticare e isolare rapidamente i presunti
casi d’infezione, considerando le manifestazioni
cliniche iniziali della malattia, la storia del
viaggio e /o la stoia dell’esposizione riportata
dal paziente, o ottenuta nell’investigazione
epidemiologica.
6. Condividere e generare capacità per la
diagnosi delle malattie che necessitano
laboratori con un livello adeguato di
bio-sicurezza.
7. Disegnare ed eseguire campagne d’educazione
pubblica sulla prevenzione e la risposta
all’Ebola, indirizzate ad aumentare la
preparazione della popolazione e a fomentar la
sua fiducia.
8. Proporzionare e rinforzare le misure
preventive per scoprire e mitigare l’esposizione
all’ infezione dell’Ebola e offrire trattamenti
e servizio medico efficaci per il personale di
risposta.
9. Rinforzare le misure di vigilanza e controllo
epidemiologico alle frontiere e in particolare
nei porti e negli aeroporti.
10. Contribuire alla formazione del personale di
salute specializzato nella prevenzione e nel
fronteggiare l’Ebola nei paesi dell’ALBA- TCP e
dei
Caraibi, partendo dall’esperienza accumulata.
11. Creare un gruppo di professionisti di
differenti specialità per la preparazione del
personale della salute nei temi della
bio-sicurezza, includendo l’uso di strumenti di
protezione personale nei casi sospetti e/o
confermati di Ebola, nell’assistenza alle
malattie emorragiche e ai pazienti in stato
critico, che possano poi divenire assessori e
consulenti nei loro rispettivi paesi.
12. Assicurare nella maggiore quantità possibile
delle installazioni del sistema di salute,
apparecchi medici di riserva e strumenti vitali
per il maneggio delle malattie.
13. Fomentare le investigazioni scientifiche,
epidemiologiche e biologiche sull’Ebola nella
cornice dell’ALBA-TCP, e propiziare la
cooperazione in questa sfera con altri paesi,
come contributo agli sforzi internazionali
indirizzati ad affrontare l’epidemia e con
l’obiettivo di consolidare l’indipendenza
scientifica, medica e sanitaria dei paesi
dell’Alleanza.
14. Perfezionare i meccanismi d’informazione tra
i nostri paesi, in forma tale che si mantenga
attualizzata la situazione epidemiologica nei
paesi dell’ALBA-TCP e si diffondano con maggior
facilità le esperienze
acquisite.
15. Appoggiare decisamente le iniziative delle
Nazioni Unite, in particolare della OMS/OPS e
della UNMEER, incamminate ad implementare le
raccomandazioni del Comitato Internazionale
d’Emergenza del Regolamento
Sanitario.
16. Fomentare la cooperazione nell’affrontare e
prevenire l’Ebola con gli altri paesi dell’
Emisfero e intraprendere quei programmi
congiunti che contribuiscono alla realizzazione
di questo fine.
17. Convocare il 29 e 30 ottobre, a L’Avana ,
Cuba, una riunione tecnica di specialisti e
dirigente dei paesi dell’ALBA-TCP per scambiare
esperienze e conoscenze, così come accordare
strategie di prevenzione alla minaccia del
epidemia dell’Ebola
18. Incaricare ai Ministri di Salute dei paesi
dell’ALBA-TCP l’ elaborazione di un Piano d’
Azione alla luce delle proposte della riunione
tecnica degli specialisti e dei dirigenti, e la
sua applicazione immediata, in coordinamento
con la OPS/OMS. Questo Piano dovrà essere
presentato alla considerazione dei Capi di
Stato e di Governo dell’ALBA-TCP, il 5 novembre
del 2014 al più tardi.
19. Utilizzare tutte le risorse a disposizione
della Segreteria Esecutiva dell’ALBA-TCP per
appoggiare le iniziative accordate.
20. Felicitare la Repubblica Bolivariana del
Venezuela per la donazione di
cinque milioni di dollari per combattere
l’Ebola, che sono stati consegnati al Segretario
Generale della ONU Ban Ki Moon lo scorso 16
ottobre.
21. Felicitare la Repubblica di Cuba e il suo
popolo per la dimostrazione di solidarietà con i
paesi fratelli dell’Africa occidentale,
attraverso l’invio di personale medico cubano.
22. Proporre che la Comunità degli Stati
Latinoamericani e Caraibici (CELAC) promuova
sforzi regionali incamminati a prevenire e ad
affrontare la minaccia dell’epidemia
dell’Ebola.
23. Continuare a collaborare con i paesi
dell’Africa colpiti dall’epidemia, mantenere la
cooperazione esistente con quelli non colpiti e
incorporare le esperienze delle brigate
specializzate nell’ affrontare i disastri e le
grandi epidemie, che lì lavorano.
L’Avana, 20 ottobre del 2014 (cubaminrex.cu/
Traduzione Gioia Minuti)
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