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La Gazzetta Ufficiale ha
pubblicato il nuovo Codice del Lavoro
Il nuovo Codice del Lavoro della Repubblica di
Cuba è Legge nell’Isola da martedì 17 quando è
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
In accordo con il testo, questo Codice e le sue
disposizioni complementari, sono il supporto
delle garanzie giuridiche dei diritti e dei
doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro
nell’attuale contesto dell’economia nazionale.
Il progetto di questo Codice è stato discusso in
69.056 Assemblee, alle quali hanno partecipato 2
milioni 82.459 lavoratori, comprendendo 43.380
che lavorano all’estero.
La revisione ha generato le modifiche di 101
Articoli, includendo 28 nuove normative e la
totale rielaborazione del 2º Capitolo che si
riferisce alle organizzazioni sindacali, all’
Articolo 2 sui principi di base del diritto al
lavoro e le modifiche parziali del suo Capitolo
XV riferito alle autorità del lavoro.
Inoltre sono state effettuate 210 proposte
indirizzate al perfezionamento della norma.
Il 13 dicembre del 2012 il Presidente cubano
Raúl Castro annunciò il processo di ampia
consultazione popolare che avrebbe condotto
all’approvazione della Legge.
“Nel giorno di oggi, il nostro Parlamento, in
un’altra dimostrazione dello spirito
profondamente democratico del processo
rivoluzionario, ha autorizzato la realizzazione
di una consultazione popolare della prima
stesura del nuovo Codice del Lavoro, che
attualizza, in conformità con lo scenario
socio-economico disegnato, le politiche del
lavoro, dei diritti e dei doveri dei lavoratori
e dei dipendenti sia nel settore statale che in
quello non statale.
Con i risultati della citata consultazione
saremo in condizione il prossimo anno di
presentare all’approvazione dell’Assemblea
Nazionale il Progetto di Legge corrispondente.
Oltre ad attualizzare il Codice precedente, in
virtù delle diverse relazioni di produzione che
vanno a prendere vita nel paese, il nuovo
strumento legale ha l’obiettivo essenziale di
recuperare la disciplina del lavoro, rinforzare
il ruolo delle amministrazioni, prevedere azioni
d’ingiustizia nella relazione dipendente –
datore di lavoro, e consolidare il ruolo delle
organizzazioni sindacali nell’efficienza
produttiva.
Per la sua stesura è stata considerata la
politica approvata, basata nei principi
fondamentali del diritto al lavoro della
Costituzione della Repubblica, con gli accordi
delle Organizzazioni Internazionali del lavoro
ed in particolare i 76 ratificati da Cuba e uno
studiato in 16 paesi con simili caratteristiche
legislative.
Per la prima volta si considera pienamente il
settore privato in un Capitolo interamente
dedicato a questo, il 72, che regola le
relazioni di lavoro tra le persone naturali e
stabilisce : ARTICOLO 72.
Nel settore non statale, le relazioni di lavoro
tra lavoratori naturali autorizzati ad agire
come datori di lavoro si formalizzano mediante
un contratto di lavoro o documento equivalente,
in cui si precisano le clausole e le condizioni
accordate con copie per le parti. In queste
relazioni sono guida le disposizioni stabilite
in questa Legge per i contratti di lavoro a
tempo determinato o per l’ esecuzione di un
lavoro o opera.
Nell’ARTICoLO 74, si stabiliscono i diritti
minimi che il datore di lavoro deve garantire:
A) La giornata di lavoro quotidiana è di otto
ore e comprenderà in determinati giorni della
settimana anche un’ora addizionale, sempre che
non ecceda il limite di quarantaquattro ore
settimanali.
B) La remunerazione non può essere inferiore al
salario minimo in proporzione al tempo reale del
lavoro.
C) Un giorno di riposo settimanale e sette
giorni naturali di vacanza annuale come minimo,
e,
D) Condizioni di sicurezza e salute nel lavoro.
(Traduzione
GM - Granma Int.)
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