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                                    L'Avana. 22 Luglio 2014

 

Interessante multimedia sulla
Ciénaga de Zapata

• Una passeggiata tra aborigeni e coccodrilli.

Il multimedia “Centenario della Spedizione di Juan Antonio Cosculluela nella Ciénaga de Zapata 1913-2013”, accaparra l’attenzione di specialisti e studiosi di questa regione di Cuba, dove si trova la maggiore zona paludosa - la Cienaga - dei Caraibi insulari.

Il Museo di Antropologia Montané, della Facoltà di Biologia dell’Università de L’Avana, con le Fondazioni  Fernando Ortiz (Cuba) e la Socioambiental Projetos (del Brasile), sono le istituzioni promotrici di quest’opera, ha informato la stampa.

Questa versione digitale, donata a varie Istituzioni della Ciénaga, raccoglie il testo integro  "Cuatro años en la Ciénaga de Zapata", pubblicato dall’Ingegnere Cosculluela nel 1918, nel quale espone le sue esperienze di quando visitò il territorio, e comprende alcune presentazioni sul giro, una dell’esperto  Eduardo Abreu, dedicata ai principali valori naturali,  storici e culturali della zona paludosa, e conta anche sulla  fotografia di Julio Larramendi.

Secondo gli esperti, Cosculluela  ha segnato “il prima e il dopo” nelgli studi antropologici cubani, perchè l’investigatore applicò per la prima volta un sistema di scavi scientifici nei luoghi degli interramenti aborigeni.

Inoltre realizzò considerazioni geologiche, sui minerali, paleontologiche, e i suoi apporti contribuirono a chiarire parte del vuoto che esisteva allora sulla conoscenza preistorica dell’Isola e costituiscono un riferimento sull’ecosistema.

La zona agreste dov’è ubicata la zona paludosa meglio conservata dei Caraibi insulari, dove si trova il Parco Naturale Montaner e Riserva della Biosfera, si trova a sud dell’occidentale provincia di Matanzas, a circa 200 Km. a sudest dalla capitale, misura cinquemila chilometri quadrati di boschi paludosi, lagune, e canali di acque chiare. Lì vivono  circa novemila persone in 20 comunità, con una densità di due abitanti a Km. quadrato, la più bassa di Cuba.

Con un’economia basata nei settori forestale, turistico, della pesca e l’apicoltura, l’ambiente si è trasformato negli ultimi cinquant’anni, con centinaia di terrapieni, scuole e installazioni della sanità.

 La ricchezza della flora, con più di 900 specie di piante autoctone, tra le quali 115 endemiche di Cuba, si completa con la presenza di 160 varietà di uccelli e 12 tra mammiferi, anfibi e rettili, e in particolare di coccodrilli.

(PL / Traduzione GM /Granma Int.)

 

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