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“La presenza di massa dei
lavoratori e del popolo: il più genuino
messaggio al mondo della nostra unità”
Lo ha affermato Ulises Guilarte
de Nacimiento, segretario generale della
Centrale dei Lavoratori di Cuba, nelle parole
centrali della sfilata in Piazza della
Rivoluzione José Martí.
Foto: Jorge Luis
González
Compagno Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz,
Primo Segretario del Comitato Centrale del
Partito Comunista di Cuba e Presidente dei
Consigli di Stato e dei Ministri.
Compagne e Compagni della Presidenza.
Distinti Invitati.
Lavoratrici e lavoratori.
Cari compatrioti.
Questo Primo Maggio sono più che sufficienti le
ragioni e gli argomenti che assistono i
lavoratori, con il nostro popolo, per
mobilitarci e sfilare in tutte le piazze del
paese in blocchi compatti, fluidi e combattivi,
rappresentando i propri sindacati per celebrare
con giubilo impegni ed entusiasmo rivoluzionari
il Giorno del Proletariato Mondiale.
Questo atteggiamento delle masse lavoratrici è
il legato che risale all’azione e al pensiero
del Capitano della classe operaia cubana, Lázaro
Peña, il cui esempio e la cui saggezza ci
accompagnano nel commemorare quest’anno il 40º
anniversario della sua scomparsa fisica.
Ugualmente rendiamo un meritato omaggio e
riconoscimento a coloro che più lavorano,
svolgendo l’impegno quotidiano del proprio
mestiere.

La recente realizzazione del XX Congresso della
Centrale dei Lavoratori di Cuba, effettuato
nella cornice della celebrazione del 75º
Anniversario della sua fondazione, ha tracciato
le linee per lo sviluppo del suo lavoro ed ha
incorniciato con sufficiente precisione gli
obiettivi che oggi s’implementano per
rappresentare gli interessi dei lavoratori e
organizzarli in uno scenario di lavoro, le cui
relazioni e la cui composizione si modificano
oggi in corrispondenza delle trasformazioni che
avvengono nel paese.
I compiti economici e sociali che affrontiamo
sono ogni giorno più complessi e difficili, e
per realizzarli sarà indispensabile e
trascendete il supporto della maggioranza di una
classe operaia come la nostra, forgiata nella
lotta. Per questo scatenare e accrescere la
riserva di efficienza, di produttività, di
risparmio, di disciplina e controllo,
costituisce l’unica e più duratura garanzia per
preservare le nostre conquiste sociali e
costruire un socialismo prospero e sostenibile.
La presenza in massa dei lavoratori con il
nostro popolo nelle piazze e nei viali è
l’espressione della riaffermazione di questa
volontà e costituisce il più genuino messaggio
al mondo della nostra unità e dell’appoggio
assoluto alla Rivoluzione, a Fidel e a Raúl, e
ratifica la piena convinzione di continuare a
difendere una Patria libera e sovrana, come
quella che abbiamo oggi.
Cubane e cubani:
Non è possibile dimenticare che viviamo in un
mondo con un ordine internazionale, ingiusto,
che esclude, dove continuano le minacce alla
pace e all’ingerenza esterna, con una lunga
storia di interventi, invasioni militari e colpi
di Stato orchestrati da un potere imperiale che
non rinuncia a cambiare il corso della storia e
adesso lo fa con l’utilizzo di metodi sempre
più sofisticati e segreti per dividere e
sovvertire.
Per questo, questa affollatissima festa del
Primo Maggio è anche un’energica espressione
del nostro appoggio e riconoscimento al processo
d’integrazione regionale, come necessità
assoluta per la sopravvivenza e lo sviluppo, si
consolida tra i popoli latinoamericani e dei
Caraibi.
Dimostriamo con questa marcia il pieno appoggio
alla Rivoluzione Bolivariana Chavista e al suo
Presidente Costituzionale Nicolás Maduro,
contro le azioni destabilizzanti della destra
reazionaria.
Ugualmente condanniamo in maniera energica
l’assassino blocco economico, commerciale e
finanziario imposto contro il nostro popolo dal
governo degli Stati Uniti che con un
atteggiamento arrogate non riconosce la condanna
pressochè assoluta della comunità internazionale
per questo assedio criminale.
Con la felicità che sentiamo di tenere Renè e
Fernando nel suolo patrio, dopo aver scontato
lunghe e ingiuste condanne, ci impegniamo anche
in questo Giorno Internazionale dei Lavoratori
ad intensificare le azioni di mobilitazione e
reclamo per il ritorno di Gerardo, Antonio e
Ramón, i nostri Eroi prigionieri nelle carceri
dell’impero, per aver combattuto il terrorismo
contro Cuba.
Ringraziamo ugualmente per la presenza questa
mattina di centinaia di amici sindacalisti, dei
movimenti sociali di diverse latitudini, e
manifestiamo la testimonianza del nostro
messaggio di solidarietà e impegno militante con
i lavoratori che nel mondo sono vittime delle
crisi economiche e soffrono la più brutale
repressione per reclamare i più elementari
diritti.
Per tutte queste ragioni facciamo risuonare il
passo fermo del popolo cubano nelle piazze e nei
viali del paese, innalzando le nostre parole
d’ordine rivoluzionarie sino a far vibrare le
più profonde radici della nazione in questa
grande sfilata proletaria e socialista che farà,
senza dubbio, tremare la terra!
Avanti, marciamo uniti per la battaglia!
Viva la Rivoluzione!
Vivano Fidel e Raúl!
Vivano i lavoratori cubani e di tutto il mondo!(
Traduzione Gioia Minuti).
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