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Denunciata a L’Avana la scalata
della guerra d’Israele
Roberto
Márquez
L’Ambasciatore della Palestina a L’ Avana, Akram
Samhan, ha reclamato il cessate il fuoco immediato
e la fine della barbarie guerrafondaia delle
truppe di Israele contro la popolazione indifesa
della Palestina.
“Non č un confronto e nemmeno una guerra
dichiarata tra due parti, ma uno sterminio di
massa perpetrato dalle forze di Tel Aviv contro
gli arabi, perchč questi non hanno aerei, carri
armati o mortai, e la sola cosa che mettono sono i
morti della popolazione civile nella Striscia di
Gaza”, ha dichiarato in una conferenza stampa
nella capitale cubana.
Akram Samhan ha informato che i morti uccisi arabi
sono 245 tra i quali 55 bambini, 45 donne e 18
anziani.
“Non č un segreto che il governo degli Stati Uniti
ha autorizzato piů d 600 milioni di dollari per
sostenere l’aggressione sionista contro la
Palestina e questo conferma la complicitŕ di
questa nazione con Israele.
Un genocidio alla vista di tutti
L’ambasciatore della Palestina a L’Avana ha detto
che nonostante la condanna internazionale, la
scalata militare di Tel Aviv contro i palestinesi
nella Striscia di Gaza, Israele non si ferma
perchč vuole impadronirsi di tutto il territorio e
delle sue ricchezze.
Il diplomatico ha affermato che Tel Aviv si oppone
a che egli arabi formino un governo di unitŕ
nazionale e stabiliscano la Palestina come paese
indipendente, ed ha chiarito che per questo
mantiene il blocco alla Striscia di Gaza, con il
fine di asfissiare i palestinesi.
L’ambasciatore della Palestina ha ringraziato per
gli sforzi di Cuba nel suo appoggio per
l’immediato termine dell’aggressione israeliana e
il reclamo permanente per una soluzione giusta e
senza imposizioni della causa palestinese.
(RR/ Traduzione GM -Granma Int.)
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