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La rinascita del Palazzo del
Segundo Cabo
Il centro, di enorme interesse
storico e turistico, dopo un lungo periodo di
lavori di restauro, ha riaperto i battenti per
festeggiare il termine dell’opera civile di
ricostruzione.
Arlin Alberty
Loforte

Dopo un lungo, vasto e complesso lavoro iniziato
nel gennaio del 2010, il Palazzo del Segundo
Cabo ha riaperto le porte per festeggiare la
conclusione dell’opera civile di base dei
restauri dell’edificio.
Nell’installazione, che forma parte dell’area
dichiarata Patrimonio dell’Umanità, avrà sede il
Centro d’Interpretazione delle relazioni
culturali tra Cuba e l’Europa, che comprenderà
proposte per i musei e permetterà lo sviluppo di
un programma culturale differenziato.
Durante la cerimonia, realizzata venerdì 12, si
è saputo che si eseguirà una seconda tappa di
interventi che durerà tre anni, per la
sistemazione interna delle sale e il disegno
della strategia, che permetterà di realizzare
gli obiettivi culturali e di riscatto
patrimoniale proposti.
Il Prof. Eusebio Leal Spengler, Storiografo
della capitale, ha detto che: “Era necessario un
Centro d’Interpretazione che ponga il dialogo -
dalle cose semplici alle più complesse - ma che
ponga il dialogo prima della geografia”.
“Inoltre, ha detto, troveremo soluzioni per le
difficoltà, come la crepa che è apparsa nell’
edificio o l’abbassamento del Palazzo per
l’umidità del fosso... Quest’opera di restauro è
un rafforzamento dello spirito e dell’amore del
popolo di Cuba”, ha dichiarato ancora Eusebio
Leal.
Questi lavori sono il risultato di un progetto
di cooperazione tra l’Ufficio dello Storiografo
della capitale, l’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura
(UNESCO) e l’Unione Europea. (Traduzione GM –
Granma Int.)
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