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Entrano in vigore da oggi le nuove misure degli
Stati Uniti rispetto a Cuba
Si mantiene
il blocco economico, commerciale e finanziario.
AIN

Il Governo degli Stati Uniti ha annunciato che a
partire da oggi, venerdì 16 gennaio, entrano in
vigore le misure annunciate dal presidente
Barack Obama lo scorso 17 dicembre del 2014,
che eliminano alcune restrizioni al commercio e
ai viaggi di certe categorie di statunitensi a
Cuba.
Una lettura preliminare delle regole emesse dal
Dipartimento del Tesoro e del Commercio,
indicano che queste regole modificano
l’applicazione di alcuni aspetti del blocco
contro Cuba.
Anche se non si elimina la proibizione totale di
viaggiare a Cuba che richiede l’approvazione del
Congresso, sono state eliminate alcune
restrizioni per i viaggi dei cittadini
statunitensi e residenti permanenti in questo
paese che rientrano nelle 12 categorie
autorizzate.
Tra l’altro questo elimina i limiti delle spese
che i viaggiatori degli USA possono realizzare
inCuba e permette di usare carte di credito e di
debito, autorizzando le linee aeree e le agenzie
di viaggi a organizzare e contrattare servizi di
compagnie di assicurazioni. Indubbiamente non è
stato approvato che gli statunitensi viaggino a
Cuba per via marittima. Tra le misure annunciata
c’è che il limite delle rimesse aumenterà da 500
a 2000 dollari trimestrali.
Si mantengono le restrizioni alle esportazioni
degli Stati Uniti a Cuba e soprattutto dei
prodotti di alta tecnologia, con eccezione delle
vendite limitate di materiali per la
costruzione, strumenti e implementi agricoli,
che le persone singole potranno realizzare
apparentemente attraverso le imprese cubane.
Sono sempre proibite le esportazioni dei
prodotti cubani nel mercato degli USA, eccetto
un limitato numero che i vistanti nordamericani
potranno portare con sè di ritorno nel paese per
un valore che non superi i 400 dollari, tra i
quali 100 in sigari e rum.
Le telecomunicazioni sono state ampiamente
inserite nelle nuove regole, in corrispondenza
con gli obiettivi della politica degli Stati
Uniti di cercare d’incrementare la loro
influenza nella società cubana.
Su questa base il settore delle
info-comunicazioni è l’unico che può realizzare
investimenti in infrastrutture e che può
vendere alle imprese dello Stato, servizi,
software, dispositivi e strumenti anche se non
di alta tecnologia.
Si permette alle istituzioni finanziarie
nordamericane di aprire conti nelle banche
cubane per le transazioni autorizzate tra i due
paesi, ma non c’è un trattamento reciproco e le
banche cubane non possono fare lo stesso negli
Stati Uniti.
Le regole non modificano le forti restrizioni
che esistono per il trasporto marittimo, anche
se a partire da oggi venerdì 16, le navi per il
trasporto marittimo che trasportano alimenti,
medicinali, strumenti medici e materiali per le
situazioni d’emergenza da terzi paesi, con
destinazione Cuba, non dovranno più aspettare
180 giorni per poter toccare i porti degli USA
com’è avvenuto sino ad ora.
Aspetti di enorme importanza della politica di
blocco che danneggiano Cuba non sono stati
modificati e tra questi l’uso del dollaro nelle
transazioni cubane finanziarie internazionali,
l’acquisto in altri mercati di strumenti e
tecnologie che contengano più del 10% di
componenti statunitensi, la possibilità di
commerciare con sussidiarie di imprese
statunitensi in terzi paesi e le importazioni
negli Stati Uniti di merci che contengono
materie prime cubane.
Le misure annunciate costituiscono un passo
nella direzione corretta, ma resta un lungo
cammino da percorrere per smontare molti altri
aspetti del blocco economico, commerciale e
finanziario mediante l’uso delle prerogative
esecutive del Presidente Obama e per far sì che
il congresso degli USA ponga fine a questa
politica di una volta(AIN/ Traduzione GM –
Granma Int.)
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