LA GIORNATA CONTRO L’OMOFOBIA
Mariela Castro: è ora che la
società cambi le realtà
Lo sviluppo delle attività
comunitarie e dei seminari formano parte delle
attività della VII Giornata.
Diana Ferreiro
Con la certezza che la lotta per il
riconoscimento e il rispetto della diversità
sessuale dev’essere in questi tempi molto più di
una tendenza da seguire, Mariela Castro Espín,
direttrice del Centro Nazionale d’Educazione
Sessuale (CENESEX) ha impartito una conferenza
magistrale ieri, martedì 13, nell’Università
d’informatica UCI, come parte delle attività per
la VII Giornata cubana contro l’Omofobia e la
Transfobia.
Nel dibattito si è parlato delle differenze
naturali tra gli esseri umani, interpretate
attraverso la storia con una visione patriarcale
e generica e come queste differenze sono state
ridotte a patologie dalla scienza.

“Attualmente, ha spiegato Mariela, si continua
a riprodurre acriticamente questi modelli di
pensiero e di educazione che sono molto dannosi,
per cui dobbiamo studiarli e analizzarli per
cambiarli, perchè altrimenti non saremo esseri
liberi e non staremo generando un processo
rivoluzionario che necessita menti emancipate”.
“L’Organizzazione Mondiale della Salute, il 17
maggio del 1990, decise di cancellare dalle
patologie l’omosessualità e qui noi festeggiamo
questa giornata, perchè non siamo un popolo
retrogrado e possiamo avanzare nella lotta per
la giustizia sociale”, ha assicurato.
Ramón Rivero Pino, a capo del Dipartimento
Scientifico del CENESEX ha affermato durante la
conferenza che: “La soluzione transita perchè
noi c’integreremo tutti negli stessi spazi
sociali, e non creeremo spazi differenti per
tutti, perchè in questo modo faremmo di nuovo il
gioco della discriminazione”.
Gli studenti e i professori della UCI hanno
condiviso con vari invitati le esperienze del
progetto socio culturale “Amore a seconda
vista”, dedicato a promuovere la partecipazione
e il dibattito degli studenti nei temi di salute
e dei diritti sessuali. (Traduzione GM – Granma
Int.)
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