18 giugno 2009

L'immediata liberazione dei Cinque è l'unica maniera per fare veramente giustizia

Dichiarazione della gioventù cubana dopo l’ingiusta decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di non rivedere il caso dei nostri Cinque Eroi.

La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, che su richiesta del governo di quel paese ha negato la revisione del caso dei nostri Cinque Eroi, è uno schiaffo in pieno viso dato a noi che lottiamo per un mondo davvero rispettoso, giusto e libero dal flagello del terrorismo.

Noi giovani cubani, che sentiamo l’orgoglio di contare su fratelli del calibro di René, Antonio, Gerardo, Ramón e Fernando, reclamiamo ed esigiamo assieme al nostro popolo l’immediata libertà dei Cinque, l'unica maniera di fare davvero giustizia in questo caso.

Ci appelliamo alle organizzazioni, alle associazioni giovanili e studentesche, ai giovani di buona volontà di tutto il mondo perché si uniscano, come in tante altre occasioni, alla lotta a favore della verità calpestata da coloro che fanno della doppia morale un vero simbolo di quel sistema giudiziario screditato e vergognoso.

Il governo degli Stati Uniti d’America, che offre rifugio, protegge ed appoggia terroristi come Luis Posada Carriles e Orlando Bosh, responsabili del sangue innocente non solo dei cubani, ma anche dei figli di altri popoli, usa la sua retorica per cercare d’ingannare il mondo, mentre la sua reale politica è guidata dagli interessi mafiosi del sud della Florida.

Siamo cresciuti in un paese che ha perso 3.478 dei suoi figli come conseguenza delle attività terroristiche, ma il nostro popolo non prova odio e sentimenti di vendetta; possediamo sufficiente morale per denunciare il sudicio processo svolto contro i nostri fratelli, una vergognosa manifestazione di rappresaglia nei confronti della ferma posizione di questi combattenti antiterroristi e d’impotenza nei confronti di questa piccola Isola che non hanno potuto piegare e che non piegheranno mai.

La lotta per far sì che la libertà avanzi e prevalga la giustizia non si fermerà; ora si moltiplicherà. I nostri argomenti e le prove schiaccianti che i giudici non hanno voluto considerare, i reclami che, mai come prima, gli sono giunti da importantissime personalità, all'interno e fuori dagli Stati Uniti, costituiscono per il Governo della più grande potenza del mondo una macchia difficile da sopportare o ignorare.

Coloro che esprimono il loro odio viscerale contro la Rivoluzione, attraverso la cattiveria e il risentimento contro i nostri figli migliori, non rappresentano davvero nulla di nuovo. In questi 50 anni migliaia di giovani hanno pagato con la loro vita ed in molti altri siamo disposti a continuare a farlo, per poter vivere in un paese che ha commesso il peccato di non mettersi in ginocchio di fronte al Nord turbolento e brutale, che ci disprezza.

Nel messaggio che inviarono i nostri Cinque combattenti antiterroristi al popolo nordamericano nel giugno del 2001, dissero delle importanti verità che è imprescindibile ricordare:

"[...] abbiamo riflettuto sulla nostra condotta in questo paese e riaffermiamo la più profonda convinzione che con il nostro atteggiamento e le nostre azioni non abbiamo trasgredito o posto in pericolo la sicurezza del popolo nordamericano, ma abbiamo contributo in una certa misura alla scoperta di piani e di azioni terroristiche contro il nostro popolo, evitando la morte di innocenti cittadini cubani e nordamericani [...] il più grande servizio che si possa prestare al popolo nordamericano è liberarlo dall’influenza di questi estremisti e terroristi che così tanto danno fanno agli Stati Uniti, cospirando contro le loro stesse leggi [...] Ci conforta il dovere compiuto con il nostro popolo e la nostra Patria. Le nostre famiglie comprendono la portata delle idee che ci hanno guidato e sentiranno l'orgoglio per questa dedizione all’umanità nella lotta contro il terrorismo e per l’indipendenza di Cuba".

LIBERTÀ PER I CINQUE!
PATRIA O MORTE!
VINCEREMO!

 

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