| 
								
								17 Maggio 1959: Lo storico giorno 
								della Riforma Agraria 
								
								Durante la sessione del 12 di Maggio, presieduta 
								da Fidel Castro, il Consiglio dei Ministri, 
								prese in esame per la seconda volta il progetto 
								della Riforma Agraria, che era stato ratificato 
								nella sessione del 5 Maggio. 
								
								Il Primo Ministro convocò la sessione successiva 
								per il giorno 17 Maggio, presso il Comando 
								Generale dell'Esercito Ribelle, ubicato a La 
								Plata, Sierra Maestra, per considerare di nuovo 
								questo progetto, con gli effetti della sua terza 
								ratificazione. 
								 
								
								Fu scelto il "Giorno del Contadino", data nella 
								quale si commemora la morte di Niceto Pérez, un 
								onesto contadino, assassinato nel 1946. 
								
								A La Plata furono dati gli ordini necessari per 
								preparare le condizioni all'atterraggio 
								dell'elicottero che avrebbe trasportato il 
								Presidente, il Consiglio dei Ministri e i 
								giornalisti.   Si era riusciti a preparare solo 
								alcuni metri sulla punta della collina. 
								 
								
								Il 17 Maggio del 1959, all'alba, Fidel fu il 
								primo ad arrivare al luogo, per controllare il 
								circondario e per vedere come erano state 
								preparate le cose. Voleva garantire la sicurezza 
								di tutti i partecipanti all'atto ufficiale. Per 
								il pranzo, era stata comprata da un contadino 
								una vacca che pascolava su un monte di fronte 
								alla casa. Molti contadini stavano cercando di 
								prenderla al lazo però era impossibile. Fidel 
								ordinò che si facessero da parte e con uno sparo 
								preciso uccise l'animale. Una pioggia improvvisa 
								fece sì che la riunione diventasse ancora più 
								contadina. 
								
								Dopo pranzo, accompagnati dai contadini che si 
								erano concentrati presso la casa di Julián 
								Pérez, e che provenivano dai diversi luoghi 
								della cordigliera, Lirio de Nagua, San Lorenzo, 
								Suana, Purgatorio, Agualrevés, Las Vegas, Cinco 
								Ranchos, El Almendro, Jigüe, El Toro, Coco, 
								Galino, La Majagua, Las Mercedes, Limoncito, Los 
								Carrajones, Guá y Caracas, iniziarono a salire 
								verso il Comando Generale dell'Esercito Ribelle. 
								Il tragitto fu faticoso per quelli  che non 
								erano abituati alla montagna.  
								
								I bohíos, le capanne contadine, del Comando si 
								trovavano tra gli alberi, coperti dal fogliame. 
								Dall'esterno del bosco è impossibile scoprirle, 
								per questo l'aviazione nemica non potè mai 
								attaccarle. Il bohío destinato a Fidel, era 
								sulla punta di un precipizio. 
								
								La riunione del Consiglio dei Ministri , 
								effettuato nell'antico comando, fu la prima ed 
								unica presieduta da fidel, come Primo Ministro, 
								alla quale partecipò il Presidente Urrutia. 
								
								Nel bohío conosciuto come "la casa di Faustino", 
								destinato all'Amministrazione Civile, presero 
								posto davanti ad una tavola piccola e grezza, il 
								Presidente, il Primo Ministro ed altri membri 
								del Gabinetto. Dell'atto registrato quel giorno, 
								riportiamo questi frammenti: 
								
								Il Primo Ministro ha esposto al Consiglio, che a 
								compimento della convocazione deliberata 
								nell'anteriore sessione del Consiglio dei 
								Ministri, celebrata il giorno 12 dell'attuale 
								mese (Maggio), si sono riuniti nello storico 
								accampamento del Comando Generale dell'Esercito 
								Ribelle nella Sierra Maestra, per considerare la 
								terza ratificazione della Legge della Riforma 
								Agraria, che dovrà dare al paese un nuovo 
								ordinamento economico e sociale, creando e 
								sviluppando nuove fonti di lavoro a beneficio 
								delle classi sociali più povere e diseredate, 
								della classe contadina ed operaia, dimenticate 
								dai regimi anteriori; assicurando che detta 
								legislazione andrà verso tutti i lavoratori in 
								generale, tanto della città, quanto delle 
								campagne, del commercio,dell'industria e delle 
								classi produttrici... 
								
								E per finire nell'atto venne enfatizzato: 
								
								Cuba avrà, a partire da questo istante, l'onore 
								di collocarsi con questa misura al primo posto 
								tra tutte le nazioni Latinoamericane, per il 
								formidabile raggiungimento e per le prospettive 
								che si aprono per questo paese (....) 
								 
								
								Abbiamo fatto la legge a quattro mesi e 17 
								giorni dal Trionfo Rivoluzionario, dopo di aver 
								parlato molto su questo progetto, dopo aver 
								portato all'anima del popolo la convinzione che 
								era imprescindibile emanarla, dopo di aver 
								portato all'anima del popolo il proposito di 
								contribuire economicamente con tutti i mezzi 
								alla riforma agraria.  
								
								Non ci sono dubbi che la Legge della Riforma 
								Agraria fu la più trascendentale ed importante 
								tra le leggi adottate dalla Rivoluzione in 
								quegli anni. La votazione per approvarla fu 
								favorevole all'unanimità e dato che erano 
								presenti due terzi del Consiglio dei Ministri e 
								che era la terza ratificazione del testo, andò 
								ad integrare la Legge Fondamentale della 
								Repubblica, soggetta solo alla posteriore 
								entrata in vigore da parte del Presidente. 
								
								Immediatamente, nella stessa sessione, il 
								Consiglio decise di designare il Primo Ministro, 
								Fidel Castro, come Presidente dell'Istituto 
								Nazionale della Riforma Agraria (INRA) e, come 
								Direttore Esecutivo di questo nuovo organismo, 
								il Dottor Antonio Núñez Jiménez. 
								
								Facendo un analisi obiettiva sulla ripercussione 
								politica interna ed esterna che avrebbe avuto 
								questa legge, Fidel affermò: 
								
								"Noi pensiamo che questa Legge dia inizio ad una 
								nuova tappa nella nostra vita economica (...) E' 
								fuori dubbio che lesioni alcuni interessi; però 
								noi pensiamo che questa legge produrrà la 
								naturale opposizione che sempre origina una 
								misura rivoluzionaria..... 
								
								Nonostante, dobbiamo esporre qui (...) che 
								stiamo facendo leggi solo perbeneficiare la 
								nazione, anche al costo, doloroso, di 
								pregiudicare alcunisettori del paese.  
								 
								
								Non era giusto che il nostro paese continuasse 
								ad avanzare verso la peggior miseria a cui 
								l'avrebbero portata le conseguenze dei 
								gravissimi conflitti sociali, ad un caos 
								imprevedibile di conseguenze..."( Quinta 
								Avenida)
 |