Colloquio Internazionale per la
libertà dei Cinque e contro il terrorismo
Abbattendo i muri di silenzio
“Non ci sono conclusioni, ma lo
spirito di questo incontro deve uscire per le
strade con voi”, ha detto l’Eroe della
Repubblica di Cuba, Fernando González,
riassumendo la prima giornata del X Colloquio
per la Libertà dei Cinque e contro il Terrorismo
Amaya Saborit Alfonso/Dalia
González Delgado - Foto: Juvenal Balán

Il colloquio è iniziato con
l’inaugurazione realizzata da Abraham Masique,
presidente di Palco, di una esposizione di
acquarelli di Antonio Guerrero, prigioniero
dell’impero. Partecipano circa 250 delegati di
48 paesi. Fernándo González, intervenendo nel
colloquio.
Il X Colloquio Internazionale per la Liberazione
dei Cinque e contro il Terrorismo si è svolto
per la prima volta a L’Avana con la presenza di
José Ramón Balaguer Cabrera, membro della
Segreteria del CCPCC, Fernándo González, Eroe
della Repubblica di Cuba e vicepresidente del
ICAP, Ransey Clark, ex pubblico ministero degli
Stati Uniti, Ricardo Alarcón, ed altri
combattenti per questa causa.
“Non ci devono essere conclusioni, ma lo spirito
di questo incontro deve uscire per le strade con
voi”, ha detto ieri l’Eroe della Repubblica
di Cuba, Fernando González, riassumendo la prima
Giornata del X Colloquio per la Libertà dei
Cinque e contro il Terrorismo.

*Foto: *Yaimí Ravelo
Le sue prime parole sono state di ringraziamento
per tutti gli amici solidali e anche per il
popolo e le autorità di Holguín che hanno
accolto tutte le precedenti edizioni del
Colloquio.
Il movimento per la liberazione dei Cinque è
cresciuto, si è rafforzato e mostra la sua
maturità in un incontro come questo, ha detto il
vicepresidente dell’Istituto Cubano di Amicizia
con i Popoli, ICAP.
Nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana,
parlando a 285 delegati di 48 paesi che
partecipano all’incontro, ha insistito sulla
necessità di creare meccanismi che permettano di
attrarre i giovani e sommarli alla causa.
Inoltre ha suggerito di estendere il lavoro di
solidarietà non solo ai parlamentari delle
differenti regioni del mondo, ma anche al
settore artistico, il cui messaggio può giungere
molto lontano.

*Foto: *Yaimí Ravelo
Fernando González ha anche sottolineato
l’importanza di mettere a fuoco il lavoro in
tutto quello che può avere ripercussione negli
Stati Uniti.
L’Eroe cubano ha ringraziato per il loro
appoggio alla causa i leaders regionali come i
presidenti dell’Ecuador, Rafael Correa;
dell’Uruguay, Pepe Mujica; del Venezuela,
Nicolás Maduro; della Bolivia, Evo Morales, e
del Nicaragua, Daniel Ortega.

*Foto: *Yaimí Ravelo
Poi ha reiterato che non si può permettere che
Antonio e Ramón siano ancora reclusi e che
Gerardo non abbia speranza di uscire dalla
prigione.
Non accetteremo mai questa realtà e so che anche
voi non l’accetterete mai, ha assicurato, e so
che voi ci aiuterete e liberarli e a riportarli
a casa, perchè non sia più necessario un altro
colloquio e perchè il prossimo sia con tutti i
Cinque qui, ringraziandovi per il lavoro
realizzato. ( Traduzione GM - Granma Int.)
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