Il Rally Dakar è un elemento
d’integrazione in America del sud
Joel Michel
Varona
L’ambasciatore dell’Argentina in Bolivia, Ariel
Basteiro, ha considerato che il Rally Dakar
rinforzerà l’integrazione tra Bolivia,
Argentina e Cile, paesi nei quali si sta
correndo questa gara che terminerà il 15
gennaio.
“Il Dakar aiuta ad integrare i paesi della
regione con eventi internazionali importanti”,
ha sottolineato Basteiro, ricordando che
l’Argentina è stata parte di tutte le edizioni
del Rally Dakar ed ha assicurato che il livello
d’interesse internazionale è molto forte, dato
gli occhi di molti nel pianeta sono posti in
questa competizione.
“Ora la Bolivia si somma al percorso, e gli
occhi del mondo saranno puntati su questo
paese”, ha aggiunto il diplomatico argentino a
La Paz, intervistato dalla Rete Patria Nueva.
A pochi giorno dall’inizio della gara in
Bolivia, sono già esauriti gli alloggi
temporanei per le persone che vogliono seguire
lo spettacolo, considerato bello e pericoloso
dagli organizzatori.
Il vice ministero del Turismo, di fronte alla
presenza di più di 200 partecipanti di 40
nazioni, 70.000 turisti e giornalisti di 190
mezzi di diffusione, ha cercato le alternative
di centri educativi, palestre e spazi coperti
con il servizio di acqua potabile, bagni ed
energia elettrica, per garantire la sicurezza
dei turisti.
Inoltre riabiliteranno campeggi o auto campeggi
per chi viaggia con il proprio veicolo, con il
servizio di energia elettrica e bagni.
In accordo con gli organizzatori, il Rally
Dakar che è iniziato il 5, terminerà il 18
gennaio, percorrendo Argentina e Cile e per la
prima volta, la Bolivia il 12 e il 13.
Il tratto boliviano percorrerà l’attraente
salina di Uyuni, il fondo seccato di un antico
mare che si estende per diecimila chilometri
quadrati e accoglie la più grande riserva
mondiale di litio, situata a 3.700
metri d’altezza.
Attualmente si sta preparando una flotta aerea
dotata di cinque elicotteri e due aerei che
registreranno le immagini dell’azzardato
passatempo.
Inoltre sono pronti 200 medici, 25 ambulanze e
1700 militari oltre a 1650 poliziotti che
garantiranno la sicurezza. (Traduzione granma
Int.)
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