Il triplo salto cubano ha
consolidato le posizioni a Eugene-2014
Carlos Coto Wong
La medaglia d’oro di Lázaro Martinez nel
Campionato Mondiale Giovanile di Atletica,
appena terminato nella città degli USA di
Eugene, ha consolidato la competitività
internazionale della scuola cubana di salto
triplo (ECT).
Fu
il 4 agosto del 1971, nei VI Giochi Panamericani
di Cali, in Colombia, che il salto triplo
dell’Isola ebbe il suo primo grande momento
grazie al record mondiale di 17.40 metri
superati da Pedro Pérez Dueñas.
L’invidiabile risultato superò di un centimetro
i 17.39 del sovietico Viktor Saneyev, e
trasformò il suo autore nel primo atleta cubano
che conquistò il primo successo di una scuola
che da allora esibisce atleti ammirabili nella
Lega di Diamante, nei Campionati Mondiali e
nelle Olimpiadi.
Pérez Dueñas aveva solo 18 anni quando realizzò
la sua grande dimostrazione di Cali, che lasciò
ben distante il brasiliano Nelson Prudencio
(16,82) e il nordamericano John Craft (16,32),
medaglie d’argento e bronzo, rispettivamente.
Con i suoi 17.40 metri, aveva polverizzato un
risultato panamericano che era in potere del
brasiliano Adhemar F. da Silva (16,56) dai II
Giochi Panamericani di Città del Messico-1955.
La Commissione Nazionale d’Atletica sostiene che
attualmente una decina di saltatori hanno
risultati che permettono loro di partecipare a
gare del massimo livello ossia 14 metri per le
donne e 17 per gli uomini.
Questo elenco ora mostra i 17.24 d’oro di
Eugene-2014 del giovane Lázaro Martínez.
“Tutto indica, come ha detto Yoelbi Quesada,
allenatore della squadra femminile e considerato
il miglior saltatore cubano di tutti i tempi in
questa specialità, ci saranno campioni di salto
triplo per molto tempo”.
Il celebre ed eccezionale saltatore Lázaro
Betancourt, ha segnalato a Prensa Latina che
la ECT è più che un concetto: è una forma
d’interpretare e affrontare il salto triplo in
maniera scientifica, dalla base sino alla più
alta resa”. (Frammento/Traduzione GM – Granma
Int.)
|