Campioni dalla testa ai piedi
“Questo vostro trionfo non solo è
stato all’altezza delle grandi aspettative che
avevano molte persone, ma riafferma la forza
vigente della Scuola Cubana di Pugilato come una
delle più riconosciute nel mondo intero”, ha
dichiarato Díaz-Canel, poco prima di incitare
gli atleta a continuare a preparasi con la
stessa disciplina ed esemplarità per le sfide
che verranno.
Ariel B. Coya -
Ricardo López Hevia
Visibilmente stanchi ma sempre sorridenti, dopo
il lungo viaggio di ritorno (Bakù-Mosca,
Mosca-L’ Avana), ieri, lunedì 9, sono arrivati
i Domatori di Cuba che hanno vinto la grande
finale della IV Serie Mondiale di Boxe.
E appena scesi dall’aereo hanno incontrato
l’affetto della loro gente.
“Vogliamo trasmettervi il riconoscimento e gli
auguri del nostro popolo per la vostra magnifica
partecipazione ad una competizione tanto dura”,
ha detto Miguel Díaz-Canel Bermúdez, membro del
Burò Politico e primo vicepresidente dei
Consigli di Stato e dei Ministri, ricevendoli
accompagnato dal titolare del INDER, Christian
Jiménez, e da altre autorità dello sport.

Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha
ricevuto i Domadores, fiammanti re della Serie
Mondiale di Boxe.
”Questo vostro trionfo non solo è stato
all’altezza delle grandi aspettative che avevano
molte persone, ma riafferma la forza vigente
della Scuola Cubana di Pugilato come una delle
più riconosciute nel mondo intero, ha sostenuto
Díaz-Canel, poco prima di incitare gli atleti a
prepararsi con la stessa disciplina ed
esemplarità per le prossime sfide, come i Giochi
centro americani di Veracruz, per i quali manca
ancora la classificazione di due divisioni.
Uno dei “pesi pesanti” della squadra, il due
volte campione del mondo Julio César la Cruz (81
Kg) ha spiegato che: “Pensiamo sempre di vincere
per non deludere coloro che credono in noi “.
L’uomo che ha avuto la responsabilità di vincere
l’incontro decisivo, Arisnoidis Despaigne (69
kg), che portava il trofeo, ha affermato tra le
risate: “Non è stato facile portarlo fino qui,
è pesantissimo!”
Tutti, in definitiva, avevamo motivi per
sorridere ed essere soddisfatti dopo aver
compiuto, come ha detto bene l’allenatore
Rolando Acebal:
“L’impegno che abbiamo con la gente. Alcuni
atleti hanno gareggiato pur essendo malati, come
Roniel Iglesias ,che ha combattuto quasi
disidratato, ma è un risultato che ci apre il
cammino per andare avanti”. (Traduzione GM-
Granma Int.)
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