Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

E S T E R I

 L'Avana. 4 Marzo 2014

   

Obama deve firmare l’indulto per
la liberazione di cubani antiterroristi
• Lo ha chiesto una leader religiosa negli USA

Yolaidy Martinez Ruiz

La statunitense Carol Blythe, leader dell’Alleanza dei Battisti, ha chiesto al presidente Barack Obama di firmare un indulto per i combattenti antiterroristi  cubani reclusi da più di 15 anni, per aver ostacolato l’esecuzione nell’Isola da azioni violente.

La religiosa ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti ed ha considerato che rendere la libertà a  Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e Ramón Labañino che scontano durissime condanne, aiuterà a normalizzare i vincoli tra  Washington e L’Avana.

Loro e i loro compatrioti, René González e Fernando González, che hanno scontato le loro ingiuste condanne,  sono noti come i Cinque e furono arrestati il 12 settembre del 1998 per aver controllato, da infiltrati, i gruppi violenti radicati in Florida,  da dove si pianificano azioni come quelle che hanno provocato negli ultimi 53 anni, più di tre vittime in Cuba.

“Oggi le scriviamo per chiederle di liberare questi uomini con il suo indulto, azione che sarebbe un primo passo verso la creazione di relazioni con Cuba come con un paese vicino agli Stati Uniti”, ha scritto Carol Blythe,  definendo poco credibili le accuse attribuire ai Cinque cubani.

In un recente viaggio a Cuba, i membri dell’Alleanza dei Battisti hanno parlato con le madri e le mogli dei Cinque ed hanno riscontrato il costante rifiuto della concessione dei visti da parte di Washington per le visite di familiari almeno una volta l’anno.

Queste azioni non sono coerenti con gli alti ideali del nostro paese, ha affermato, e ha segnalato che il richiamo per la  liberazione dei cubani è sostenuto da organizzazioni mondiali  come la  Commissione della ONU sui Diritti Umani e da personalità, come  l’ex presidente nordamericano James Carter e l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, e da vari  Premi Nobel.

Con la sua lettera, la religiosa si somma alla campagna mondiale a favore della liberazione immediata e senza condizioni degli antiterroristi, processati a Miami  in un ambiente ostile, accresciuto dal lavoro di giornalisti pagati con il denaro del governo degli USA.

René è uscito di prigione il 7 ottobre del 2011 al termine della sua condanna ed ha dovuto rinunciare alla cittadinanza statunitense per poter rimanere a Cuba, dopo un ulteriore anno e mezzo di libertà vigilata a Miami, mentre Fernando è appena tornato a Cuba, il 28 febbraio. (Traduzione Granma Int.)
 

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