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Sciopero dei diplomatici in
Israele
Annullato il viaggio di Netanyahu
in America Latina
Moises Saab
Il percorso di tre paesi dell’America Latina del
primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu,
pianificato per il principio del mese di aprile,
è stato sospeso per via di uno sciopero dei
diplomatici del suo paese, hanno informato le
fonti ufficiali.
Nel mese di febbraio l’ufficio di Netanyahu
aveva annunciato che il percorso avrebbe
compreso la Colombia, il Messico e Panama,
definito come un viaggio storico, dato che
sarebbe stata la prima visita di un ministro
israeliano in America Latina.
Senza dubbio i funzionari delle ambasciate di
Tel Aviv in questi Paesi si rifiutano di
occuparsi dei coordinamenti pertinenti perchè
sono in sciopero da due settimane e questo
impedisce la realizzazione del viaggio, hanno
precisato ufficialmente.
I tentativi di realizzare la documentazione
attraverso i servizi di sicurezza israeliani e
del personale amministrativo sono stati
infruttuosi, sostiene la versione ufficiale.
L’annuncio coincide con la presentazione presso
i tribunali d’Israele della denuncia per
maltrattamenti di un militare incaricato della
residenza del primo ministro, che ha fatto causa
e chiede a Netanyahu e sua moglie un indennizzo
di
287.685 dollari.
La denuncia è stata presentata da Manny
Naftaly, e include la causa per maltrattamenti,
per il mancato pagamento degli straordinari e
per discriminazione razziale.
L’ufficiale che ha fatto da guarda del corpo
alla moglie del primo ministro, afferma che lo
hanno trattato ingiustamente e che in varie
occasioni è stato offeso in quanto ebreo
sefardita.
Gli ebrei sefarditi provengono dalla Spagna, da
dove furon espulsi nel 1492 dopo la conquista di
Granada da parte dei Re cattolici e dal
Portogallo e sono guardati con disprezzo dai
praticanti ebrei che provengono in maggioranza
dai paesi dell’Europa Orientale.
L’anno scorso Netanyahu ha ricevuto un’ondata di
critiche per il suo sperpero dei fondi pubblici,
investiti per il mantenimento della sua
residenza personale e per il fatto più polemico:
la spesa di 10.000 dollari l’anno per comprare i
suoi gelati favoriti.
Sua moglie Sara ha un atteggiamento arrogante
che le ha regalato il nomignolo di “ la Maria
Antonietta israeliana”, con allusione alla
moglie del Re Luigi XVI di Francia, tutti e due
ghigliottinati nel 1793 dopo la caduta della
monarchia, con la Rivoluzione francese. (
Traduzione Granma Int.)
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