Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

E S T E R I

 L'Avana. 1 Febbraio 2014

   

Libertà per i Cinque, già!
Parlamentare britannico
chiede un maggior appoggio mondiale
per i Cinque

Luisa María González

Il parlamentare britannico George Galloway ha chiesto di offrire una maggior appoggio mondiale ai quattro cubani antiterroristi condannati negli Stati Uniti, e ad utilizzare per questo anche la prossima riunione della Commissione Internazionale sul caso.

In un messaggio diffuso dalla campagna “Voci per i cinque” , Galloway ha considerato che il 2014 è un anno fondamentale per realizzare la tanto attesa liberazione, per cui si spera di avere un maggiore sostegno da tutto il pianeta per la Commissione, prevista il 7 e 8 marzo.

L’appuntamento servirà a mobilitare ulteriori forze a favore della causa di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González (il solo che è già tornato a Cuba).

I Cinque furono detenuti nel 1998 mentre controllavano gruppi di terroristi radicati a Miami che pianificano ed eseguono azioni violente contro il popolo cubano,  e sono stati poi condannati a lunghissime reclusioni dopo un processo manipolato e politico, pieno d’irregolarità, com’è stato denunciato da noti giuristi  di vari paesi.

Galloway, un politico britannico che nella sua vita ha appoggiato diverse cause in Medio Oriente, come la lotta del popolo palestinese, si è rivolto alle comunità di questa regione perchè  manifestino la loro adesione alla Campagna per i Cinque.

“Per tutti coloro che riconoscono la purezza e la giustizia della causa della Palestina, io ho un semplice messaggio: la lotta per la liberazione dei Cinque cubani è anche la vostra lotta!”, ha affermato.

Nel suo messaggio pubblicato anche in arabo, ha chiesto di unirsi alla Commissione Internazionale per i Cinque ai cittadini arabi e musulmani e a tutti coloro che appoggiamo la causa palestinese e la pace nel Medio Oriente.

“Esistono forti vincoli d’amicizia tra coloro che lottano per il progresso in America Latina e nel mondo arabo e musulmano, ha considerato,  dato che tutti affrontano la mentalità imperialista e coloniale degli Stati Uniti  e dei loro alleati. Inoltre ci sono vincoli di solidarietà diretti, come la visita in Algeria del noto rivoluzionario Ernesto Che Guevara, poco dopo la liberazione di questo paese dalla colonizzazione francese”.

Inoltre ha citato l’appoggio offerto dal leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro alla causa della Palestina,  così come aveva fatto il già purtroppo scomparso presidente  venezuelano Hugo Chávez. (Traduzione Granma Int.)
 

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