Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

E S T E R I

 L'Avana. 19 Febbraio 2014

   

Presentata in Francia un libro
di Fidel Castro

Intellettuali, politici, diplomatici e membri di organizzazioni solidali con Cuba hanno partecipato alla presentazione del libro “La storia mi assolverà”,  l’autodifesa pronunciata da  Fidel Castro nel processo per i fatti del 1953. 

Il testo, tradotto al francese da Jacques-François Bonaldi e pubblicato dalla casa editrice  “Il tempo delle ciliege” è accompagnato da un importante numero di annessi, la maggior parte inediti in Francia.

Questo libro è una chiave per comprendere l’originalità e la forza del pensiero politico di Fidel Castro, e che ha contribuito alla singolarità, ieri come oggi della Rivoluzione cubana, ha segnalato l’editore.

Il 26 Luglio del 1953, coincidendo con il centenario della nascita dell’Apostolo José Martí, un gruppo di giovani guidati da  Fidel, tentò di prendere le caserme  Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.

Molti assaltanti furono torturati e uccisi dai soldati della tirannia di Fulgencio Batista e altri messi in carcere e sottoposti ad un processo alcuni mesi dopo.

Dominique Leduc, segretaria nazionale dell’associazione Francia-Cuba, ha ricordato che nel processo  Fidel si trasforma da accusato in accusatore ed espone le gravi irregolarità del giudizio e i mali del paese in quel momento.

Fidel denunciò la terribile situazione di oppressione e di miseria in cui viveva la popolazione ed enumerò una serie di problemi che dovevano avere soluzione e che furono inseriti poi nel programma della Rivoluzione, ha detto la Leduc.  

Dopo il Trionfo della Rivoluzione, nel 1959, entrarono in vigore la riforma agraria e urbana, la campagna di alfabetizzazione e una serie di trasformazioni radicali a beneficio della maggioranza.

La presentazione è stata realizzata nella sala Alejo Carpentier della delegazione diplomatica cubana in Francia, e l’ambasciatore Héctor Igarza ha dichiarato che “La storia mi assolverà”,  è un documento di un valore storico inestimabile.

Inoltre ha ricordato che quel processo sordido e senza garanzie divenne una tribuna per condannare la dittatura di Batista e per difendere gli interessi più legittimi del popolo.

L’accesso all’educazione, alla salute, al lavoro, alla casa e l’insieme dei diritti sociali in Cuba sono una realtà, come Fidel aveva promesso in “La storia mi assolverà”. (PL/ Traduzione Granma Int.)
 

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