Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

E S T E R I

 L'Avana. 18 Marzo 2014

   

Le promesse di Obama volano
via col vento?

• Lo sciopero della fame degli immigrati illegali

Sono molti gli immigranti reclusi negli Stati Uniti che effettuano lo sciopero della fame per i maltrattamenti che subiscono e per chiedere la sospensione delle deportazioni, hanno informato gli attivisti.

Gli scioperanti della fame sono reclusi nel Centro di Detenzione del Nordovest, a Tacoma, lo stato di Washington, e sono circa 1300, tutti clandestini, secondo i dati dell'Ufficio di Controllo delle Dogane e Immigrazione (ICE).

Le norme dell’ICE stabiliscono che quando un recluso rifiuta di mangiare per un periodo di 72 ore, lo si considera in sciopero della fame e lo si invia dal personale medico per una valutazione.

Angelica Chazaro, un'attivista locale di Tracoma ha detto che: “Loro vogliono che non si realizzino più le deportazioni, e che si  permettano le riunificazioni con le famiglie e i figli”, parlando con i mezzi della stampa.

“Reclamano  un trattamento umano, perchè tutto questo  sistema è contro di loro”, ha osservato ancora.

 Vari gruppi che sostengono le richieste degli immigranti manifestazioni davanti al centro da diversi giorni, ha indicato Chazaro.

L'avvocato Sandy Restrepo ha riferito che alcuni degli scioperanti sono stati minacciati che riceveranno un’alimentazione forzata  se proseguiranno con la protesta.

Negli USA il movimento contro la deportazione che colpisce milioni di famiglie, compresi cinque milioni di bambini che potranno essere separati dai loro genitori sta crescendo.  

In Arizona, la deputata Jan Brewer ha chiesto alla Corte Suprema l'esame di una legge antiemigrante promossa in questo Stato.

La funzionaria ha sollecitato al  tribunale la revisione di una sentenza che ha impedito alla polizia di fermare coloro che alloggino gli immigranti che vivono negli Stati Uniti in maniera illegale, dopo che nell’ ottobre scorso, il Tribunale d’Appello del 9º Circuito aveva determinato che la proibizione dell'alloggio era poco precisa, superata dalla Legge federale.

(Traduzione Granma int.)

 

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